Il blues italiano perde uno dei suoi
principali protagonisti: Rudy Rotta. Il chitarrista è morto il 3
luglio a Verona a 66 anni, dopo che alcuni mesi fa era stata
diagnosticata una malattia che non gli ha più consentito di
salire su un palco.
La carriera musicale di Rotta è ricca di collaborazioni con
leggende mondiali (Brian Auger, John Mayall, Robben Ford, Peter
Green per citarne alcuni), di condivisioni sui palchi dei più
noti festival, a partire da Jazz Festival di Montreaux, con big
quali B.B.King, Allman Brothers, Luther Allison, John Mayall,
John Hammond, Taj Mahal, Larry Carlton. Gli americani, piuttosto
avari nel concedere elogi a musicisti non di casa loro, a Kansas
City hanno definito Rotta 'Europe's Top Act'. Una consacrazione
rimarcata con l'uscita, nel 2006, di 'Winds of Lousiana'
registrato a New Orleans. La Fender, tra l'altro, l'ha omaggiato
creando un modello della mitica Stratocaster "Rudy Rotta
Signature". Tra gli ultimi lavori, "Beatles vs The Rolling
Stones" del 2015.
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