''Il precedente presidente Barack
Hussein Obama aveva detto che le presidenziali sarebbero state
fondamentali per il Paese e guardate cos'è successo, in che
schifo siamo con quell'uomo, che non voglio neanche nominare,
l'agente arancione". Lo dice Spike Lee, attaccando Trump,
durante la conferenza stampa per American skin di Nate Parker,
presentato dalla sezione Sconfini alla Mostra internazionale del
Cinema di Venezia.
"Quell'uomo - ha aggiunto Lee sempre senza fare il nome di
Trump - ha fatto tante cose malefiche ma la peggiore è aver
strappato i bambini urlanti dalle braccia delle madri, per poi
rinchiuderli in delle gabbie. E nulla è stato fatto per far si
che le famiglie potessero riunirsi" ha spiegato, alludendo alle
separazioni delle famiglie di migranti al confine con il
Messico. Tutto questo in un Paese "che si presume essere o si
ritiene sia la culla della democrazia, il cui presidente
dovrebbe venire considerato il leader del mondo libero. Invece
ha messo in gabbia le persone''.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA