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Inchiesta Venezia: in libertà tre indagati già ai domiciliari

Inchiesta Venezia: in libertà tre indagati già ai domiciliari

Dopo avvia procedura di patteggiamento, resta ristretto Boraso

VENEZIA, 15 febbraio 2025, 15:20

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Tre imprenditori che hanno avviato il patteggiamento con la Procura di Venezia sulla corruzione nel Comune lagunare sono stati messi in libertà dai domiciliari dove erano ristretti. Lo rende noto l'avvocata Paola Bosio, legale di fiducia dei uno degli indagati.
    I tre sono Daniele Brichese, che si è accordato per 3 anni e 10 mesi con 7mila euro di confisca, Francesco Gislon (avvocato Bosio), 2 anni e 6 mesi e una confisca da 45mila euro, e Fabrizio Ormenese, 2 anni e 9 mesi.
    Di fatto il Gup Carlotta Franceschetti ha accolto le richieste dei legali, con l'accordo dei Pm Federica Baccaglini e Roberto Terzo. Resta agli arresti domiciliari l'ex assessore alla Mobilità del Comune di Venezia, anche lui in fase di patteggiamento su alcuni dei reati, Renato Boraso. L'accordo sulla pena dovrebbe trovare soluzione consensuale a giudizio del Gup il 15 maggio prossimo, quando Boraso avrà liquidato i 400mila euro chiesti dai Pm, che al momento non sarebbero nella sua disponibilità.
    Per i 34 indagati, compresi i quattro del patteggiamento, i Pm hanno presentato la dichiarazione di chiusura indagini, tramite modello 415 bis. Tra di essi figura anche il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, e i vertici del suo staff in Comune.
   
   

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