Tre imprenditori che hanno avviato
il patteggiamento con la Procura di Venezia sulla corruzione nel
Comune lagunare sono stati messi in libertà dai domiciliari dove
erano ristretti. Lo rende noto l'avvocata Paola Bosio, legale di
fiducia dei uno degli indagati.
I tre sono Daniele Brichese, che si è accordato per 3 anni e
10 mesi con 7mila euro di confisca, Francesco Gislon (avvocato
Bosio), 2 anni e 6 mesi e una confisca da 45mila euro, e
Fabrizio Ormenese, 2 anni e 9 mesi.
Di fatto il Gup Carlotta Franceschetti ha accolto le
richieste dei legali, con l'accordo dei Pm Federica Baccaglini e
Roberto Terzo. Resta agli arresti domiciliari l'ex assessore
alla Mobilità del Comune di Venezia, anche lui in fase di
patteggiamento su alcuni dei reati, Renato Boraso. L'accordo
sulla pena dovrebbe trovare soluzione consensuale a giudizio del
Gup il 15 maggio prossimo, quando Boraso avrà liquidato i
400mila euro chiesti dai Pm, che al momento non sarebbero nella
sua disponibilità.
Per i 34 indagati, compresi i quattro del patteggiamento, i
Pm hanno presentato la dichiarazione di chiusura indagini,
tramite modello 415 bis. Tra di essi figura anche il sindaco di
Venezia, Luigi Brugnaro, e i vertici del suo staff in Comune.
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