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L’utilizzo del partenariato speciale pubblico-privato nei comuni siciliani, un incontro di Anci Sici

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L’utilizzo del partenariato speciale pubblico-privato nei comuni siciliani, un incontro di Anci Sici

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Responsabilità editoriale di SiciliaPress (ANCI)

14 maggio 2025, 12:56

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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PressRelease - Responsabilità editoriale di SiciliaPress (ANCI)

 

Si è tenuto nella mattinata di oggi presso la sede di Anci Sicilia, in via Roma 19 a Palermo in presenza e videoconferenza, il seminario rivolto agli amministratori siciliani sul tema “L’utilizzo del
Partenariato Speciale Pubblico – Privato nei comuni siciliani”. Si è trattato di un’opportunità formativa per approfondire la conoscenza della nuova disciplina del Partenariato Speciale Pubblico-Privato per tutte le attività finalizzate alla tutela e alla valorizzazione dei beni culturali (art. 134 D.Lgs. 36/2023). Il seminario ha visto la partecipazione di oltre 150 iscritti.

Dopo i saluti istituzionali, Mario Emanuele Alvano, segretario generale di Anci Sicilia che ha introdotto e coordinato i lavori,  ha evidenziato che “il tema  non tra quelli che sono stati particolarmente dibattuti e approfonditi ma rappresenta una importante opportunità. Per Anci Sicilia mettere allo stesso tavolo specialisti del settore e istituzioni è Il primo passo per lo sviluppo di una sinergia di
sostanza, non solo di forma”. “Il PsPP – ha proseguito Alvano - è uno strumento di collaborazione tra enti pubblici e soggetti privati per realizzare progetti di interesse pubblico. Questo tipo di
partnership permette di condividere risorse, facilitando la realizzazione di opere e servizi che magari sarebbero più difficili da finanziare o gestire solo con fondi pubblici. Il partenariato
pubblico-privato può anche essere uno strumento molto efficace per valorizzare il patrimonio culturale. Attraverso collaborazioni con il settore privato, gli enti pubblici possono ottenere risorse e
competenze per restaurare e promuovere i beni culturali, rendendoli più accessibili e attrattivi. Questo favorisce anche lo sviluppo sostenibile delle comunità, creando occupazione e rafforzando
l’identità locale. Per questi motivi all’incontro di oggi abbiamo invitato anche i referenti di tutti i siti museali che hanno aderito alla Rete dei musei comunali della Sicilia, iniziativa della nostra Associazione cui hanno aderito, finora, circa 200 musei e oltre 100 comuni dell’Isola”. 


All’incontro hanno partecipato Franco Milella, consigliere Fondazione Fitzcarraldo; Vincenzo Santoro, responsabile Dipartimento Turismo, Agricoltura, Promozione delle Tipicità di ANCI; Rossella Sucato, esperto marketing ANCI Sicilia, Gloria Gusmaroli, coordinatrice progetto #tuoCarmine (Monastero del Carmine, Teatro Tascabile e comune di Bergamo); Lisa Pietropaolo, funzionaria del comune di Bari – Museo Civico; Nella Rescigno, esperta di sviluppo locale a base culturale presso JustMo’- Comune di Sepino, Giovanna Barni, presidente CulTurMedia Lega Coop; Irene Bongiovanni, presidente Confcooperative Cultura Turismo e Sport.

Di particolare rilievo l’intervento del dottor Franco Milella che ha sottolineato come “oltre il 70% dei beni culturali pubblici italiani viva oggi in stato di abbandono. Il dato, impressionante, racconta non solo le difficoltà ma anche la non lungimiranza politica che avrebbe potuto, nel tempo, normare il loro utilizzo e metterli a sistema”. “Adottare azioni di politica pubblica nell’ambito della logica
del partenariato per la gestione dei beni culturali - ha proseguito Milella - spesso può rappresentare una possibile e virtuosa soluzione per contrastare quel dato di abbandono di cui prima
parlavo. Importante è la possibilità di utilizzare edifici e spazi dismessi per ospitare nuove attività di tipo culturale, scelta che permette di superare i limiti agli interventi riguardanti il patrimonio culturale vincolato in senso stretto. Inoltre il vincolo di scopo è uno dei cardini strutturali in grado di formalizzare la possibilità che l’operatore economico partner reinvesta i ricavi netti nel bene oggetto del partenariato e/o nel territorio”.
 

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