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PressRelease - Responsabilità editoriale di SiciliaPress (ANCI)
Oggi e domani 17 maggio si svolgerà, presso l’ Aula Magna della Facoltà di Ingegneria dell’Università di Palermo (edificio 6, Viale delle Scienze) la XIV° Assemblea Nazionale ANCI Giovani alla quale parteciperanno anche Paolo Amenta, presidente di ANCI Sicilia, e Luciano Marino, coordinatore di ANCI Giovani Sicilia dopo aver partecipato all’Assemblea dei Comuni siciliani che si terrà nella mattinata al San Paolo Palace Hotel di Palermo.
Nel corso delle due giornate di lavoro saranno organizzati diversi laboratori tematici della Scuola ANCI Publica centrati sulla comunicazione e sulle politiche europee delle città. Uno di questi sarà mirato ad aumentare le proprie capacità comunicative e di impatto soprattutto nelle presentazioni in pubblico che sarà seguito da quello che rappresenterà l’occasione per condividere informazioni, fonti, modelli organizzativi e strumenti di lavoro per realizzare un approccio strategico alla gestione del bilancio dei Comuni per incardinare le opportunità che l’Europa offre all’interno dei processi di pianificazione strategica e di attivazione delle risorse.
“Siamo orgogliosi - dichiarano Paolo Amenta, presidente di ANCI Sicilia e Luciano Marino, coordinatore di ANCI Giovani Sicilia - che, su nostra richiesta, sia stata scelta la Sicilia e Palermo come sede della XIV° Assemblea Nazionale dei Giovani Amministratori”.
“Il ruolo dei giovani amministratori, - sottolinea Amenta - è cruciale: non come classe dirigente del domani, ma come classe dirigente del presente, chiamata oggi ad affrontare problemi complessi e a trovare soluzioni innovative e coraggiose. I giovani amministratori sono i protagonisti di questo cambiamento. Non gli chiediamo di attendere il proprio turno, ma di pretenderlo, di conquistarlo con competenza e determinazione, facendo sentire la loro voce e portando soluzioni nei luoghi dove si decide”.
“Per noi giovani, - dichiara Marino - amministrare rappresenta una grande sfida e il nostro compito è quello di farsi apprezzare e prendersi lo spazio che pensiamo di meritare. Non dobbiamo aspettare né regali né riserve di quote, ma farci apprezzare e conoscere. E questo si fa solamente attraverso il lavoro e lo studio quotidiano”
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