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Stranieri residenti nelle Marche il 6,6% degli occupati

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Stranieri residenti nelle Marche il 6,6% degli occupati

Tra le maggiori difficoltà, rischio sfruttamento e caporalato

ANCONA, 14 maggio 2025, 16:59

Redazione ANSA

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Oltre 132mila persone da 158 Paesi diversi con prevalenza di romeni, albanesi e marocchini. Il 9% di una popolazione che lavora nelle Marche, il 6,6% degli occupati, ma con un tasso di disoccupazione oltre il 17%, che spesso acquisisce la cittadinanza italiana, ma che non compensano il calo demografico dato dal saldo naturale e da quanti abbandonano la regione per trovare altrove migliori condizioni economiche. È lo spaccato degli stranieri residenti nelle Marche che ieri pomeriggio è stato analizzato nel corso del primo incontro, alla presenza del segretario nazionale Uil, Santo Biondo e di Antonio Duranti in rappresentanza dell'Ital nazionale, del Coordinamento Immigrazione della Uil Marche, un organismo interno al sindacato che ha l'obiettivo di monitorare costantemente le tematiche regionali legate all'immigrazione.
    "Con il lavoro del Coordinamento vogliamo rafforzare la rete organizzativa di tutta la Uil per consentire un'offerta integrata di servizi e una giusta rappresentanza in ambito sociale e lavorativo", commenta Claudia Mazzucchelli, segretaria generale della Uil Marche, evidenziando il rischio di sfruttamento e caporalato anche tra connazionali, "e la difficoltà, alimentate anche dalla poca conoscenza della lingua italiana, a rivendicare i propri diritti e a destreggiarsi nei gangli della burocrazia italiana".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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