Un abbraccio al Papa per
condividere la gioia di tutti nonostante l'esclusione dal
conclave. Il cardinale Angelo Becciu ha raccontato al quotidiano
L'Unione Sarda le emozioni e le sensazioni provate prima in
piazza San Pietro e subito dopo l'elezione di Leone XIV.
"Non mi aspettavo che l'annuncio arrivasse a quell'ora. Stavo
per lasciare la piazza e, invece, c'è stata la fumata bianca.
Così sono corso nella Cappella Sistina - ricorda nell'intervista
- per rendere omaggio al nuovo Papa. È stato un momento molto
emozionante - confessa il porporato sardo di Pattada - L'ho
abbracciato, mi sono unito alla gioia di tutti".
Per Becciu una sorpresa. Ma lui e Francis Robert Prevost si
conoscevano bene: "Lo conosco bene da quando è arrivato a Roma -
spiega - Una volta ci siamo incontrati per caso in piazza San
Pietro. Fu lui ad avvicinarsi per dirmi: 'noi ci conosciamo. Si
ricorda quando, in qualità di Superiore generale degli
agostiniani, sono venuto a Cuba nella Nunziatura apostolica che
lei guidava, per visitare i padri agostiniani a L'Avana?' Poi
l'ho incontrato altre volte per il suo ruolo all'interno della
Curia".
Le prime parole sulla pace? "Mi pare abbia indovinato il
messaggio. Siamo in un periodo difficile. Anche i cardinali
nelle Congregazioni generali hanno sentito la necessità di
indirizzare un appello al mondo e soprattutto ai responsabili
dei governi per fare il possibile affinché la pace ritorni in
quei paesi in cui dilagano i conflitti e per scongiurare la
minaccia terribile di una guerra mondiale. Il Papa si è fatto
subito interprete di questa richiesta".
Qualche riflessione sulla sua vicenda giudiziaria? "Non nego
la sofferenza, ma questo soffrire, per me prete e cardinale,
voglio offrirlo a Dio per il bene della Chiesa. Le nostre
sofferenze sono momenti difficili, ma nella prospettiva della
Chiesa diventano piccole cose che hanno valore perché poi
ottengono la grazia di Dio". Niente conclave: "Non ho
partecipato, ma mi sono sentito quasi un piccolo Mosè che eleva
le mani al cielo perché Dio possa inviare lo Spirito Santo per
illuminare i cardinali. È stata un'esperienza speciale".
Da Becciu un ultimo appello: "Riprendiamo il cammino con
serenità, con forza, entusiasmo. Crediamo nella Chiesa,
cerchiamo di dare la nostra vita per la Chiesa e di essere
testimoni autentici della nostra fede".
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