Il Comune di Opi (L'Aquila) ha
revocato la cittadinanza onoraria conferita a Benito Mussolini
nel 1924. La decisione è stata presa dal Consiglio Comunale, con
un'apposita mozione presentata dal sindaco Antonio Di Santo, poi
votata all'unanimità. Lo rende noto il quotidiano 'Il Centro'
Il documento fa riferimento alla deliberazione del Consiglio
comunale del 14 giugno 1924 che aveva come oggetto il
"Conferimento della cittadinanza onoraria a sua eccellenza
Benito Mussolini". "Con questa revoca - ha spiegato il sindaco
Di Santo in una breve dichiarazione al quotidiano - non si
intende cancellare o riscrivere la storia, bensì compiere un
atto simbolico di giustizia nei confronti di tutte le vittime
del regime fascista, dei partigiani e di coloro che hanno
lottato per la libertà umana. Tale gesto rappresenta anche un
monito alle future generazioni, affinché gli errori del passato
non siano mai più ripetuti e si continui a promuovere una
cultura basata su valori universali di pace".
Il primo cittadino ha ribadito che il Comune di Opi "si
riconosce nella cultura antifascista". La delibera del 1924 fu
approvata nello stesso periodo in cui fu registrato l'omicidio,
per mano fascista, del deputato Giacomo Matteotti.
Nel documento viene ricordato che "dopo il 1924, il regime
fascista instaurò un sistema di governo basato sulla
soppressione delle libertà fondamentali, l'eliminazione delle
opposizioni e l'imposizione di leggi totalitarie, comunemente
note come 'leggi fasciste'. Furono sciolti tutti i partiti e le
associazioni contrarie al regime". Inoltre, durante la Seconda
guerra mondiale, i residenti di Opi subirono violenze e
rappresaglie da parte delle truppe nazifasciste, che colpirono
la popolazione civile e provocarono gravi distruzioni nel
territorio.
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