(di Lorenzo Padovan)
Un calciatore professionista,
tesserato per l'Udinese, come ha rivelato stasera la Tgr Fvg, è
stato denunciato da una ragazza per violenza sessuale.
L'episodio si sarebbe consumato domenica sera, nell'appartamento
dove l'atleta vive. Assieme a lui c'erano altri due amici che in
serata, dopo l'identificazione - avvenuta anche grazie alla
collaborazione del calciatore - sono stati, a loro volta,
denunciati in stato di libertà per la medesima ipotesi di reato.
La ricostruzione fatta dalla vittima è piuttosto
circostanziata. Il gruppetto ha trascorso la serata in un locale
che si trova alla prima periferia del capoluogo friulano. Al
termine, la ragazza ha accettato l'invito del calciatore e degli
amici a seguirli nell' abitazione dell'atleta. Questi, secondo
quanto si apprende, sarebbe un professionista di nazionalità
francese. "Io ero ubriaca - ha premesso la giovane nella
denuncia che ha sottoscritto davanti ai carabinieri - ma ho
comunque manifestato il mio dissenso rispetto a ciò che stava
accadendo". Una volta uscita dall'abitazione, la donna si è
immediatamente recata al Pronto soccorso dell'ospedale di Udine,
dov'è stata visitata. E, ovviamente, i sanitari hanno segnalato
l'episodio alle forze dell'ordine.
La Procura di Udine, interpellata sul caso, si è limitata a
confermare l'apertura di un fascicolo di indagine specifico.
Secondo quanto si apprende, il riserbo sarebbe dettato dalla
delicatezza del caso che spinge alla prudenza inquirenti e
investigatori che dovranno accertare la veridicità di quanto
contenuto nella circostanziata denuncia e ricostruire con
esattezza la dinamica della vicenda vagliando tutte le
posizioni.
Nelle prossime ore saranno probabilmente acquisite anche le
testimonianze delle tre persone denunciate, alla presenza dei
rispettivi legali. A quanto si è appreso, quando i tre hanno
saputo delle accuse a loro carico hanno negato qualsiasi
addebito. Il calciatore, in particolare, nella giornata di
lunedì, prima che si diffondesse la notizia della denuncia,
sarebbe apparso sereno e avrebbe normalmente partecipato a tutte
le attività del club, anche quelle di rappresentanza.
Gli investigatori sono abbottonati soprattutto per tutelare la
vittima: "Non forniremo dettagli - ha ricordato uno di loro -
non si tratta, tuttavia, di non divulgare l'identità di un
indagato per favorirlo perché famoso, semplicemente non lo
facciamo mai in casi come questi, a meno che non venga emesso un
provvedimento restrittivo o una misura cautelare. Il fatto che
sia coinvolto un calciatore professionista non muta il
protocollo che adottiamo sistematicamente".
La società friulana non ha assunto posizioni ufficiali
rispetto a quanto accaduto: "Noi non confermiamo nulla perché
non sappiamo nulla", hanno fatto sapere dal club, che del resto
non è stato minimamente coinvolto nell'inchiesta, essendo
l'episodio avvenuto in contesti che non hanno alcun collegamento
con quello sportivo.
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