Il sindacato dei medici e dirigenti
sanitari Anaao Assomed chiede alla Regione Lazio di "prendere
una posizione chiara e responsabile" sui nodi critici della
sanità laziale. "Nessuna risposta ufficiale sul
sottofinanziamento dei Dea, nessun piano assunzionale
straordinario per coprire i vuoti generazionali, nessuna
assunzione di responsabilità politica sulla reale applicazione
del nuovo contratto. E, soprattutto, nessuna concreta
concertazione con le organizzazioni sindacali firmatarie del
contratto per addivenire ad una migliore programmazione
regionale", lamenta il sindacato. "La Regione Lazio - affermano
Aldo Di Blasi segretario regionale Anaao Assomed Lazio e Umberto
Anceschi componente di Segreteria Regionale Anaao Assomed Lazio
- non ignori i segnali di allarme: i Pronto Soccorso al
collasso, i reparti che arrancano, una programmazione
assunzionale assolutamente al di sotto rispetto a quelli che
sono i fabbisogni reali, la carenza di personale diventata ormai
strutturale".
Per l'ex assessore alla Sanità del Lazio, oggi
all'opposizione Alessio D'Amato (Az), "la Regione dovrebbe
raccogliere il grido di allarme lanciato dai medici ospedalieri
dell' Anaoo Assomed che smontano pezzo dopo pezzo la narrazione
edulcorata di Rocca. È necessario un bagno di realismo e non
continuare a recitare una parte che non ha attinenza con la
realtà, che purtroppo è quella denunciata dai medici
ospedalieri". E ricorda che anche per questo le opposizioni
hanno richiesto la convocazione di un Consiglio straordinario
sulla sanità.
Intanto la consigliera Pd Eleonora Mattia ha presentato una
interrogazione sulla situazione in cui il versa il Centro di
Salute Mentale di Velletri e Lariano della Asl Rm 6 - Distretto
5 dallo scorso luglio, in seguito al ridimensionamento subito
dal dicembre 2022 con una progressiva riduzione del personale
dipendente: è presente 1 solo psichiatra per 70mila abitanti
contro i 6 ogni 100mila previsti dalla normativa nazionale.
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