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Acquaroli: 'Nessun nuovo parere per corsi Link University'

Acquaroli: 'Nessun nuovo parere per corsi Link University'

Se ci saranno ulteriori proposte saranno valutate sul fabbisogno

ANCONA, 17 febbraio 2025, 18:05

Redazione ANSA

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"Quel procedimento è chiuso, io non sono a conoscenza di altri procedimenti, so che c'è stata una lettera per una concertazione ma a me hanno detto che poi questa lettera è stata ritirata. Nel fatto che sia stata ritirata la Regione non c'entra niente, non ha detto nulla". Torna così a chiarire la prosizione della Regione Marche a proposito della richiesta di avviare altri corsi universitari nella regione, oltre a quelli che hanno già avuto parere favorevole, da parte della Link Campus University Così il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli alla domanda dei cronisti. "Non ho visto questa convocazione - ha chiarito il governatore - e per noi il procedimento appena chiuso è stato un procedimento di natura tecnica che ha accolto una relazione depositata dalla Presidenza dal Dipartimento Salute e che teneva conto del fabbisogno dalle aziende sanitarie e territoriali".   Acquaroli ha ribadito di non aver "mai parlato con la Link Cmpus University". A proposito della posizione espressa da tutti i rettori delle università marchigiane ha sottolineato che personalmente "guarda più alle università di natura pubblica".


    "Sono convinto e consapevole del ruolo e dell'importanza delle università pubbliche nella nostra regione" - ha aggiunto. E per questo "devo ringraziare loro per tutto quello che hanno fatto e e fanno nella formazione dei nostri giovani, nel sostegno alle imprese, nella tutela del territorio, nella grande capacità di innovazione che hanno garantito e che garantiscono tutt'oggi".
    Detto questo per Acquaroli "cosa diversa è doversi attenere ad un quadro normativo vigente, non da oggi, e che prevede nell'offerta del mercato della formazione anche l'ipotesi delle università private". In questo senso "io devo guardare anche la necessità di dare una risposta alle prospettive della programmazione, in particolare sulla sanità, dei medici che dovranno sostituire quelli che vanno in pensione. Il problema non è oggi di chi li forma, ma è per quale motivo per tanti anni non sono stati formati". Il presidente ha ricordato che "in cinque anni abbiamo perso 200 medici di medicina generale passando da 1.150 a 950 medici. Oggi non riusciamo a reperirli".


    E comunque la Regione "ogni anno finanzia 3 milioni di euro con oltre 100 borse di studio per i medici di medicina generale, ma purtroppo - ha spiegato - una gran parte di quelle borse vanno deserte anche perché non è una specialità attrattiva e perché purtroppo non ci sono numeri sufficienti di laureati che possono essere attratti da questa professione". Acquaroli ha poi ribadito che "se avessimo formato medici in passato oggi non ci sarebbe stato quel parere positivo da parte del Dipartimento Salute dettato da un fabbisogno che è innegabile. Visto che la formazione non è stata fatta quel parere si è trasformato da neutro o negativo in positivo.  In passato, ci sarebbero stati pareri diversi".


    E se ci fossero nuove richieste da parte della Link Campus University la risposta sarà tarata sulle esigenze di fabbisogno.
    Che significa "se non c'è bisogno di personale e di professionalità sarà un parere negativo se c'è bisogno e le Ast o i soggetti che dovranno esprimere il parere tecnico diranno che c'è un fabbisogno, il parere dovrà essere necessariamente positivo". Anche se "il nostro non è un parere vincolante - ha chiarito. Le autorizzazioni non le danno le Regioni, le danno i Ministeri, in questo caso il Ministero della Salute, noi facciamo parte di un percorso, di un procedimento autorizzativo che ci vede parte in causa solo per l'espressione di un parere non vincolante tecnico che è dato dal Presidente".
   

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