Un incontro di sensibilizzazione
sui disturbi alimentari in occasione della Giornata nazionale
del fiocchetto Lilla, che ogni anno si svolge il 15 marzo, si è
tenuto questa mattina in Comune ad Ancona con la presenza di
istituzioni, cittadini, sanità e studenti degli Istituti
superiori Istvas, Liceo Galilei, Liceo Mannucci.
I Disturbi della Nutrizione e dell'Alimentazione (DNA),
anoressia, bulimia nervosa e binge eating, sono patologie con un
disfunzionale comportamento alimentare e un'eccessiva
preoccupazione per il peso, con alterata percezione
dell'immagine corporea. Si stima che in Italia oggi più di tre
milioni di persone soffrono di DNA con un incremento di casi
stimato di almeno il 30-35% e un abbassamento dell'età di
esordio. I DNA possono presentarsi in associazione ad altri
disturbi psichici come disturbi d'ansia e disturbi dell'umore.
Se non trattati in tempi brevi e con approcci adeguati, i DNA
possono diventare una condizione cronica con serie ripercussioni
sulla salute di tutti gli organi e apparati del corpo e, nei
casi gravi, possono alla morte.
Marina Taus , dietologa Direttrice SOD Dietetica e Nutrizione
Clinica AOU Marche ha illustrato i sintomi: "Quando le ragazze
tendono a consumare il pasto isolate, non lo condividono più,
piano piano si isolano, tendono a perdere peso e provano, in
questo, anche una sorta di esaltazione: questi sono tutti
segnali della patologia. La conta delle calorie, una spiccata
attività fisica, consumo, nel caso delle bulimiche, di grandi
quantità di cibo in tempi molto ristretti, abuso di lassativi o
di diuretici e vomito autoindotto, sono segni evidenti della
patologia in atto". A livello numerico sono coinvolte
soprattutto le ragazze, ma non mancano casi che riguardano i
ragazzi, dove la situazione appare anche più grave con episodi
di compromissione dal punto di vista psicologico che si associa
a turbe psichiatriche.
"C'è un aumento dei casi realtivi ai disturbi alimentari - ha
detto il Michele Severini, psichiatra, Responsabile SOD
Disturbi dell'Alimentazione- in età evolutiva in comorbilità con
patologia psichiatrica. Si tratta di un trend evidenziatosi in
tutta Italia, soprattutto dal lockdown le cose sono peggiorate,
sia in termini di numeri sia in termini di riduzione dell'età di
esordio; oggi, ad esempio, abbiamo ricoverata una bambina di 8
anni. Se ne può uscire, questo secondo me è il messaggio più
importante: adeguatamente seguiti tramite un'equipe
multidisciplinare i nostri ragazzi possono guarire".
"Chiedere aiuto rappresenta il primo passo per ricevere un
intervento precoce e qualificato" ha affermato Antonella
Andreoli, assessore alle Politiche educative del Comune di
Ancona, mentre Manuela Caucci, assessore alle Politiche Sociali
e Sociosanitarie, ha ricordato di "prestare particolare
attenzione alla prevenzione, soprattutto nelle famiglie dove è
possibile notare i primi campanelli di allarme".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA