"Se c'è un posto di lavoro in
un'azienda perché c'è bisogno del lavoratore perché assumere a
termine. Non è che il datore di lavoro si diverte ad avere
giovani precari. E' una questione di potere. Il precario per
prima cosa non si iscrive al sindacato ed è un lavoratore senza
dignità sociale, senza speranza". Così, a Termoli, Franco
Focareta, docente di Diritto del lavoro all'Università degli
Studi di Bologna, in occasione della conferenza di presentazione
di "Molise, 5 Sì per ricominciare", il comitato referendario che
aderisce alla piattaforma dei comitati nazionali e regionali in
vista del voto referendario dell'8 e 9 giugno prossimo.
"Il lavoratore precario non può accendere un mutuo, non si
sposa, non fa figli. Con i contratti a termine non c'è futuro -
prosegue Focareta - Noi stiamo negando, in questo Paese, a
generazioni di giovani il futuro. E questo è il delitto più
grande. Il referendum serve a eliminare questo obbrobrio con
l'accetta del referendum".
Promotore dell'iniziativa l'avvocato di Termoli Simone Coscia,
esponente del Pd Molise. Al progetto hanno aderito, tra gli
altri, Franco Focareta e la consigliera Comunale di Isernia
Alessia Panico.
"Il silenzio mediatico attorno ai quesiti referendari ci
preoccupa - dichiara Coscia - I cittadini, in queste settimane,
sono privati di un dibattito pubblico approfondito sulle ragioni
che hanno spinto milioni di persone a firmare a favore dei
cinque referendum. Per questo motivo abbiamo ritenuto doveroso
contribuire all'azione di informazione che i comitati
referendari nazionali e regionali stanno portando avanti. Senza
la tutela dei diritti di cittadinanza e dei lavoratori non c'è
futuro. Soprattutto in regioni piccole come il Molise".
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