Da Torino in Europa per difendere i
diritti fondamentali delle persone "in un momento storico in cui
vengono quotidianamente calpestati" o "erosi da interventi
normativi" anche "da parte del nostro legislatore". L'avvocata
Barbara Porta, 55 anni, è stata nominata presidente della
Commissione 'human rights' della Ccbe (il consiglio degli ordini
forensi europei) e oggi, nel capoluogo piemontese, ha illustrato
i termini del suo nuovo incarico.
Il Ccbe è una associazione no-profit dedicata alla tutela dei
principi della democrazia e dello Stato di diritto. Porta ha
ricevuto il nuovo incarico dopo un lungo processo di selezione
in Italia e in ambito continentale.
"Siamo molto contenti - ha detto Simona Grabbi, presidente
del Consiglio dell'ordine degli avvocati di Torino - di una
nomina che si pone in piena coerenza con un lavoro svolto
proprio qui da noi, all'interno del nostro consiglio, e in
particolare nella Commissione affari internazionali". "È la
commissione - ha ricordato Porta - in cui sono nata e cresciuta.
Il mio percorso è iniziato otto anni fa e, come torinese e come
italiana, sono orgogliosa di portarlo avanti nel Ccbe. Farò del
mio meglio, sperando di non deludere la fiducia che mi è stata
accordata".
Porta è una delle animatrici, a Torino, delle iniziative che
ogni anno vengono organizzate in occasione della "Giornata
internazionale degli avvocati in pericolo". Nel 2023
l'appuntamento è stato dedicato alla condizione delle toghe in
Turchia, nel 2024 al caso Bielorussia. Quanto alla Commissione
'human rights' della Ccbe, Porta ne parla come di "un baluardo
dei diritti fondamentali" e ricorda che, per esempio,
l'organismo "ha avuto un ruolo importante nella convenzione del
Consiglio d'Europa sulla tutela della professione legale" che
sarà firmata la prossima primavera. "Non dimentichiamo - ha
aggiunto Marco Bona, componente del consiglio dell'ordine
torinese - che senza gli avvocati che promuovono certe battaglie
i diritti umani, semplicemente, non ci sono".
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