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'In Cpr Bari migrante beve shampoo e finisce in ospedale'

'In Cpr Bari migrante beve shampoo e finisce in ospedale'

Nocpr, 'meglio farsi del male che rimanere in quell'inferno'

BARI, 02 maggio 2025, 14:39

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Ieri, 1 maggio, un "giovane migrante recluso nel Cpr di Bari-Palese, che era in sciopero della fame da una settimana, ha bevuto dello shampoo ed è finito in ospedale". Lo denuncia l'assemblea 'Nocpr Puglia', sottolineando che nello stesso Cpr un altro migrante si sarebbe procurato dei tagli mentre un altro avrebbe tentato di impiccarsi.
    Alcuni attivisti, ieri, spiegano in una nota, sono andati al "Cpr per rompere l'isolamento delle persone recluse. L'abuso di psicofarmaci come il rivotril, il cibo avariato, l'isolamento e la negazione di assistenza medica - proseguono - rappresenta la quotidianità in questi centri di tortura di Stato". "Dopo un po' di pressioni da parte nostra - aggiungono - è stata chiamata un'ambulanza che ha portato la persona che aveva bevuto lo shampoo all'ospedale San Paolo, seguita da una macchina della polizia. Sappiamo che il ragazzo è stabile ma questo non ci rassicura perché il Cpr continua ad esistere, anche a Bari". A quanto apprende l'ANSA il ragazzo è stato assistito secondo le procedure del centro antiveleni e dimesso, ora è di nuovo nel Cpr. "Dentro i Cpr - concludono gli attivisti - non viene fatta nessuna accoglienza: non solo le persone sono private della libertà, ma provano a privarle anche della dignità. Il messaggio da dentro è chiaro: è meglio farsi del male che rimanere in quell'inferno".
   

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