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Il governo impugna la legge sarda sui commissariamenti delle Asl

Il governo impugna la legge sarda sui commissariamenti delle Asl

La norma al centro dello strappo in maggioranza tra Todde e Pd

CAGLIARI, 30 aprile 2025, 19:53

Redazione ANSA

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Armando Bartolazzi, assessore alla sanità, con la presidente Alessandra Todde - RIPRODUZIONE RISERVATA

Armando Bartolazzi, assessore alla sanità, con la presidente Alessandra Todde - RIPRODUZIONE RISERVATA

Il ministro della Salute lo aveva chiesto venti giorni fa e oggi il Consiglio dei ministri ha impugnato la legge della Regione Sardegna sulla riorganizzazione sanitaria approvata lo scorso 7 marzo dalla maggioranza del campo largo guidata dalla pentastellata Alessandra Todde, un provvedimento che dispone il commissariamento dei vertici di tutte le aziende sanitarie regionali. Proprio la legge su cui nei giorni scorsi si è consumato per la prima volta uno strappo nella coalizione, con il Pd, principale alleato, che ha disertato la riunione di Giunta in cui sono state decise le nomine dei commissari dei vertici sanitari regionali.

Per il Governo, che accoglie i rilievi già mossi dal dicastero di Orazio Schillaci, la legge regionale 8 del 2025 si pone "in contrasto con i principi fondamentali in materia di tutela della salute". In particolare "la prevista possibilità di una decadenza automatica dei vertici aziendali configura un'ipotesi di spoils system più volte censurato dalla Corte Costituzionale, perché ritenuto in contrasto con le garanzie desumibili dal principio costituzionale di continuità dell'azione amministrativa".

"Volontariamente distorta la ratio della norma con affermazioni che sembrano più politiche che giuridiche", era stato il commento della presidente Todde già alla richiesta di impugnazione avanzata dal ministero, che poi aveva ricostruito il carteggio di chiarimenti con gli uffici ministeriali. Ma il centrodestra non aveva risparmiato gli attacchi contro una norma fortemente osteggiata perché definita 'poltronificio'.

La governatrice, intanto, vedrà capigruppo di maggioranza e assessori questo pomeriggio in una riunione convocata per un confronto sul disegno di legge delega del Governo sul nucleare, sul quale le Regioni sono chiamate ad esprimere un parere. Ma con la notizia dell'impugnazione l'incontro può diventare un faccia a faccia con gli alleati anche sul tema caldissimo della sanità. Oltre che dal Pd, anche dai partiti più piccoli del centrosinistra nei giorni scorsi si era levata la preoccupazione per le scelte della presidente, con appelli alla massima condivisione e richieste di un vertice chiarificatore sul tema. Anche se dallo staff di Todde e dai capigruppo arriva solo la conferma dell'incontro, con la specifica che l'argomento sul tavolo sarà solo quello dell'energia.
   

Todde, 'Governo impugna legge regionale pienamente vigente'

"Il Governo impugna una legge regionale pienamente vigente, già in fase di attuazione. La sanità sarda ha bisogno di un cambio di passo e noi andremo convintamente avanti in questa direzione". E' il commento della presidente della Regione Sardegna, Alessandra Todde, dopo aver appreso la notizia dell'impugnazione da parte del Governo della Legge regionale 8 del 2025, approvata a marzo dal Consiglio regionale, che interviene sull'assetto organizzativo e istituzionale del sistema sanitario. "L'impugnazione da parte del Governo, che noi consideriamo totalmente ingiusta - afferma la presidente Todde - si basa su due pareri completamente discordanti: il primo di carattere tecnico, in cui si inseriscono commenti favorevoli e il riconoscimento esplicito che il commissariamento è legittimo, e il secondo, arrivato successivamente e di carattere politico, in cui si annuncia una contrarietà al provvedimento. Come sempre abbiamo fatto in questi mesi di governo della Sardegna, continueremo a difendere le prerogative della Regione e della nostra autonomia in tutte le sedi opportune".

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