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In evidenza
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In collaborazione con Università degli Studi di Cagliari
Creare un sistema integrato e
automatizzato per ridurre gli sprechi e migliorare la qualità
dei prodotti senza glutine concentrandosi sui pani tradizionali
sardi. E' l'obiettivo del progetto Aisac, (Analisi e
ingegnerizzazione di sistemi alimentari complessi) promosso
dall'Università di Cagliari in collaborazione con un consorzio
di aziende con competenze specialistiche: lo Studio A Srl di
Serramanna, specializzato in automazione industriale e
progettazione di impianti produttivi avanzati, Mfm di Fonni,
azienda leader nella produzione artigianale di prodotti senza
glutine, e Porto Conte Ricerche di Alghero, con esperienza nel
trasferimento tecnologico e nell'innovazione alimentare.
Domani, 27 novembre, nell'aula magna della Facoltà di
Ingegneria in via Marengo, con inizio alle 10, l'Ateno ha
organizzato un incontro con la Commissione di pilotaggio del
progetto per discutere degli avanzamenti e degli obiettivi
specifici della ricerca.
"Si punta a rivoluzionare la produzione della filiera
cerealicola senza glutine attraverso l'applicazione di
tecnologie Ict, Industria 4.0 e Machine learning", spiegano i
promotori dell'iniziativa. L'Università di Cagliari, in
particolare, è impegnata nello sviluppo di algoritmi avanzati
per il controllo dei parametri produttivi e per l'ottimizzazione
del processo, sfruttando tecnologie di Machine learning per
garantire la qualità del prodotto.
Una filiera innovativa dedicata al gluten free, con un focus
sui pani tradizionali sardi ad alto valore aggiunto come
carasau, spianata e guttiau per rispondere alla crescente
domanda dei consumatori verso questo tipo di prodotti. Il
progetto punta inoltre a favorire un modello produttivo più
efficiente e sostenibile, migliorando la gestione delle risorse
e valorizzando i sottoprodotti della lavorazione.
In collaborazione con Università degli Studi di Cagliari
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