"La latitanza di Matteo
Messina Denaro richiama il fatto che ci sono state altre
latitanze in questi 30 anni. Ci sono state complicità non solo
sul territorio ma anche ad altri livelli". Lo ha detto don Luigi
Ciotti, presidente di Libera, alla presentazione del libro 'I
diari del boss' di Lirio Abbate al teatro Selinus di
Castelvetrano (Trapani). La presentazione è stata la prima in
provincia di Trapani. "Tra le righe delle sue lettere alla
figlia emerge una lettura di sé. La lotta allo Stato lui lo ha
considerata una guerra giusta - ha detto don Ciotti - e questo
lo abbiamo visto col tritolo, le bombe, le uccisioni. Ma in
alcuni passaggi si contraddice e da qui emerge una parte di
sconfitta".
Tra le pagine del libro si muovono soprattutto figure
femminili: "Solo due uomini compaiono nei diari - ha detto
Abbate alla platea - è una storia tutta al femminile e quello
che emerge è proprio una figura di boss che non è degna nemmeno
del codice mafioso". E Abbate aggiunge: "Dai diari emerge che
lui non mette mai in conto di essere arrestato e questo
significa che era ben coperto da una comunità".
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