"Chiedo ai
ragazzi qui presenti un minuto della loro attenzione. Questo é
Rosario e qui c'é una mamma che dopo 30 anni continua a piangere
il suo figliolo, ucciso dalla 'ndrangheta". Così il comandante
provinciale di Reggio Calabria dei carabinieri, col.Giancarlo
Scafuri, si é rivolto ai ragazzi che affollavano la chiesa
Matrice di Cittanova in occasione della commemorazione del
brigadiere Rosario Iozia, ucciso dalla 'ndrangheta nel 1987.
"La strada - ha aggiunto l'ufficiale - é una sola. la
'ndrangheta é un tumore maligno che la Calabria non merita
perché questi sono risultati. Riflettete su questo, cari
ragazzi. Onore e rispetto per Rosario, dunque, ucciso quando
aveva appena 25 anni e che non ha avuto la possibilità di avere
e crescere dei figli".
Alla commemorazione ha partecipato la madre del brigadiere
Iozia, Anna Monaco, che ascoltando le parole del colonnello
Scafuri non é riuscita a trattenere le lacrime.
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