La difesa di Rete Ferroviaria
Italiana, rappresentata dall'avvocato e professore Ennio Amodio,
è pronta a chiedere ai pm di effettuare accertamenti tecnici
anche sui freni del treno deragliato il 25 gennaio scorso nel
milanese e, in particolare, sul sistema frenante del terzo
vagone, il primo ad uscire dai binari. La richiesta, da quanto
si è saputo, riguarderebbe l'ipotesi che i freni siano obsoleti
e possano essere una delle cause dell'incidente.
Tra gli elementi che devono essere valutati nell'inchiesta, a
detta dei legali di Rfi - oltre alle condizioni del giunto sulla
rotaia 'incriminata', dove è stata anche posta una tavoletta di
legno 'tampone', e dunque oltre a eventuali carenze nella
manutenzione dell'infrastruttura ferroviaria - ci sono anche
quelli che riguardano il treno: i carrelli dei vagoni, i freni e
le ruote. Per la difesa di Rfi va analizzato "lo scenario
complessivo".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA