Oltre che a rappresentare
l'Italia alla cerimonia di insediamento di Yamandú Orsi, il
nuovo presidente uruguaiano, il ministro della Giustizia Carlo
Nordio oggi è a Montevideo perché "l'Uruguay è un paese con il
quale abbiamo eccellenti rapporti che si stanno consolidando
sotto il profilo della collaborazione giudiziaria,
principalmente nella lotta contro la criminalità" ha dichiarato
il guardasigilli all'ANSA.
Quattro le "emergenze che oggi con la globalizzazione
interessano tutti i paesi", aggiunge il ministro della
Giustizia, elencandole: "le prime due sono la diffusione della
criminalità organizzata sovranazionale e delle droghe,
soprattutto del fentanyl estremamente pericoloso per i giovani,
la terza è il traffico di esseri umani e la quarta il
riciclaggio".
"Siamo particolarmente onorati e lieti di offrire la nostra
collaborazione all'Uruguay, una democrazia ormai consolidata,
che sappiamo essere molto sensibile alla nostra expertise in
questi quattro settori", ha detto Nordio, sottolineando che "i
nostri contributi tecnici, magari sono poco conosciuti in altri
paesi ma l'Italia, che purtroppo ha avuto il negativo privilegio
di veder nascere per prima sul suo territorio la criminalità
organizzata, allo stesso tempo ha avuto la possibilità di essere
la prima nazione ad implementare delle contromisure sia
legislative che organizzative che oggi mettiamo a disposizione
dei nostri amici dell'Uruguay e siamo certi che questa
collaborazione continuerà in modo estremamente efficace e
positivo".
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