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Scossa del 4.4, paura e gente in strada a Napoli

Scossa del 4.4, paura e gente in strada a Napoli

Scuole chiuse e undici in ospedale. Manfredi, uno stress test

ROMA, 13 marzo 2025, 13:39

Redazione ANSA

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Scossa del 4.4, paura e gente in strada a Napoli - RIPRODUZIONE RISERVATA

Scossa del 4.4, paura e gente in strada a Napoli - RIPRODUZIONE RISERVATA

Una forte scossa di terremoto ha svegliato nel cuore della notte l'intera città di Napoli. Era l'1.25 quando la terra ha iniziato a tremare ai Campi Flegrei. Tutti si sono svegliati di soprassalto e sono scesi in strada, terrorizzati, per la scossa di magnitudo 4.4 ma che, in alcune zone, è stata percepita come molto più forte. L'epicentro è stato localizzato a due chilometri di profondità, in mare, a pochi metri dalla riva di via Napoli, a Pozzuoli. Avvertita distintamente in tutti i quartieri di Napoli.

Pochi i danni. A Bagnoli una donna ha riportato escoriazioni per il crollo di un controsoffitto di una villetta ed è stata soccorsa dai vigili del fuoco. Scuole chiuse oggi e sospesa in via precauzionale la circolazione ferroviaria nel nodo di Napoli fino al termine delle verifiche tecniche.

In mattinata convocata in prefettura a Napoli una riunione del Centro coordinamento soccorsi per fare un punto della situazione. Undici finora le persone che hanno raggiunto i pronto soccorso della città. Oltre alla donna con leggere escoriazioni, "ci sono due-tre casi di feriti da schegge di vetro che si sono rotte, o nello scappare o per le vibrazioni, e gli altri sono casi di panico", ha spiegato il sindaco Gaetano Manfredi al termine del vertice.

Per il primo cittadino quello di stanotte è stato "uno stress test importante per il patrimonio edilizio di questa parte della città e il fatto che non ci siano danni strutturali significa che c'è una buona capacità sismica".

Intanto, si sta procedendo con le verifiche a partire dalle scuole. In via precauzionale, è stato interdetto l'accesso all'istituto Viviani di via Manzoni, nel quartiere Posillipo, per alcuni danni riscontrati ai tramezzi. E, sulla stessa strada, vietato l'accesso al secondo piano dell'Istituto Villanova.

Al momento i danni in città risultano contenuti ma la paura è tanta. Nella notte si sono verificate tensioni all'ex base Nato di Bagnoli tra alcuni dei tanti cittadini intenzionati a trascorrere lì il resto della notte e le forze di polizia.

All'origine delle proteste, la chiusura dei cancelli, che alla fine sono stati forzati dalle persone in cerca di un luogo dove poter trascorrere la notte in macchina. E proprio in quell'area è stato deciso di predisporre una zona di accoglienza permanente nel caso si verifichi un'altra scossa così forte.

Il terremoto della scorsa notte sarebbe legato al ritmo più rapido con il quale il suolo si sta sollevando. "Recentemente si è triplicata la velocità di sollevamento del suolo, passando da 1 a 3 centimetri al mese", ha detto all'ANSA Francesca Bianco, direttrice del dipartimento Vulcani dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. Di conseguenza, ha aggiunto, "quanto è avvenuto la notte scorsa non è inaspettato, anche se non è possibile stabilire quando arriverà un terremoto né quale intensità avrà", ha detto Bianco.

Da Palazzo Chigi hanno fatto sapere che la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, "ha monitorato costantemente l'evolversi della situazione" e si tiene in stretto contatto con il sottosegretario Alfredo Mantovano, con il ministro per la Protezione Civile, Nello Musumeci e con il capo del Dipartimento della Protezione Civile, Fabio Ciciliano. Mentre il presidente della Regione Vincenzo De Luca chiede un intervento straordinario. "Noi approveremo, credo, una dichiarazione per la mobilitazione generale - ha detto -. Non è lo stato di allarme altrimenti dovremmo chiudere tutto, ma approveremo una richiesta al Governo nazionale di un intervento della Protezione Civile nazionale adeguato al problema che si è determinato che, ovviamente, aggraverà i costi per le famiglie".    

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