Al Villaggio Coppola di Castel
Volturno è stato riscontrato un abusivismo diffuso e anche
rifiuti interrati: è quanto, in sostanza, sostiene la Procura di
Santa Maria Capua Vetere che, sotto il coordinamento del
procuratore Pierpaolo Bruni, lo scorso 10 aprile ha sequestrato
un palazzone di otto piani e 104 appartamenti del valore di 25
milioni di euro, denominato "Palazzo Marina", un sorta di
ecomostro abusivo una volta era un albergo, chiamato Hotel
Residence Fontana Bleu, realizzato dai Coppola sul lungomare
occupando porzioni di demanio marino e forestale.
Secondo quanto emerge dagli atti d'indagine non c'è alcuna
traccia negli archivi comunali delle licenze edilizie di
un'intera e popolosa frazione del comune di Castel Volturno
(Caserta), il Villaggio Coppola, appunto, il cui nome ha origine
da quello della famiglia di imprenditori edili che la
edificarono negli anni '70.
E all'abusivismo edilizio si aggiunge anche l'ombra
dell'inquinamento ambientale legato a un presunto interramento
di rifiuti realizzato negli anni '90 al di sotto dell'opera che
rappresenta uno dei fiori all'occhiello di Villaggio Coppola, i
campi da golf annessi all'Hotel Resort Marina di Castello,
strutture edificate sempre dalla famiglia di costruttori (sono
adiacenti al Centro Sportivo dove si allena il Napoli Calcio).
Per questa vicenda sono indagati l'ex comandante della
Capitaneria di Porto di Castel Volturno Francesco Pappalardo, 65
anni, e il 70enne Domenico Romano, che era una collaboratore
dell'imprenditore Cristoforo Coppola, coinvolto ma ormai
deceduto.
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