"Una sobrietà di linguaggio e di
presenza": così Papa Francesco viene ricordato da Filippo
Sorcinelli, che con il suo Atelier di Vesti Sacre Lavs da più di
20 anni collabora con l'Ufficio delle Celebrazioni Liturgiche
del Sommo Pontefice e ha lavorato per Bergoglio fin dai primi
giorni del suo pontificato.
Sorcinelli aveva creato le vesti sacre per la Messa di inizio
ministero trasmessa in mondovisione e numerose altre per varie
celebrazioni nella basilica di San Pietro e per alcuni viaggi
apostolici, tra cui da ultimo quello in Indonesia. Oggi
accompagna Papa Francesco anche nella sepoltura, con una mitra
realizzata per le passate celebrazioni liturgiche del pontefice.
In lamina di seta bianca, è bordata con una passamaneria
tradizionale oro, in osservanza delle regole liturgiche per le
sepolture dei papi.
"Nel mio intervento stilistico per Papa Francesco - racconta
il cinquantenne stilista marchigiano - ho tenuto conto della sua
provenienza geografica lontana dalle liturgie europee fortemente
radicate sul solco della tradizione, e ho avuto l'intuizione che
il periodo storico di riferimento per ispirarsi alle sue vesti
sacre potesse essere quello medievale e in particolare degli
affreschi di Giotto. Era la strada più giusta da percorrere, e
credo che il pontefice abbia apprezzato. Non a caso questo stile
è diventato di ispirazione e imitazione per tanti altri miei
colleghi che producono paramenti sacri".
"Con Papa Francesco - conclude Sorcinelli - ricordo una
Chiesa in cammino forzato, talvolta provocatorio, nuovo e con
una prospettiva ancora sconosciuta. Sicuramente la sua morte non
lascerà un'impronta, ma una grande cicatrice dove all'interno ci
sono tanti valori e tante necessità su cui lavorare e
discutere".
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