E' iniziata la perizia sul
macchinario con cui lo scorso 24 marzo stava operando Daniel
Tafa, 22 anni di Vajont, morto dopo essere stato raggiunto da
due schegge incandescenti. L'incidente è avvenuto alla Stm di
Maniago (Pordenone), mentre il giovane stava lavorando su una
macchina per stampaggio dell'acciaio per la produzione di
ingranaggi industriali.
Stamani, alla presenza del sostituto procuratore di
Pordenone, Andrea Del Missier, e dei legali dei cinque indagati
- per la famiglia della vittima c'era l'avvocato Fabiano
Filippin - sono state disposte varie tematiche di
approfondimento.
Da quanto si è appreso, la perizia durerà alcune settimane
perché servirà controllare il software del robot che portava il
pezzo alla postazione e la tipologia dei metalli usati, mentre
altri rilievi riguarderanno il funzionamento di tutta l'isola,
cioè degli altri computer che inviano i pezzi alla pressa da cui
sono poi partite le due schegge che hanno trafitto il giovane.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA