Uno striscione è stato affisso nella notte di fronte a Palazzo di Città, sede del Comune di Torino, per protestare contro la rimozione di un manifesto commemorativo di Sergio Ramelli, giovane attivista del Fronte della Gioventù ucciso nel 1975 a Milano da militanti dell'estrema sinistra.
"Potete rimuovere un manifesto, ma non il ricordo", recitava lo striscione firmato da Avanguardia Torino, che in una nota ha rivendicato l'azione. Contestualmente, sono stati affissi in varie zone della città centinaia di manifesti in memoria di Ramelli.
I portavoce del gruppo spiegano che l'iniziativa è nata "in seguito alla notizia della rimozione, ordinata dal Comune attraverso un suo funzionario e senza alcuna spiegazione, del maxi manifesto affisso dal nostro movimento".
"È deplorevole e vergognoso - si legge ancora nella nota - che il Comune faccia rimuovere in maniera arbitraria e senza motivo un manifesto commemorativo, non offensivo e regolarmente affisso, dedicato a un ragazzo di 18 anni ucciso a colpi di chiave inglese da militanti antifascisti. Un atto ancora più grave se compiuto alla vigilia del 29 aprile, anniversario della sua morte".
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