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Saviano a giovani Napoli, siate sentiero di cambiamento

Saviano a giovani Napoli, siate sentiero di cambiamento

Sala piena e maxischermo. Non raccontare ombre ha sapore omertà

NAPOLI, 13 novembre 2016, 12:39

Francesco Tedesco

ANSACheck

Roberto Saviano torna a Napoli per presentare La Paranza dei bambini - RIPRODUZIONE RISERVATA

Roberto Saviano torna a Napoli per presentare La Paranza dei bambini - RIPRODUZIONE RISERVATA
Roberto Saviano torna a Napoli per presentare La Paranza dei bambini - RIPRODUZIONE RISERVATA

 "Sono un filo d'erba e non ho paura di essere calpestato, perché l'erba calpestata diventa sentiero". Con le parole della poetessa bulgara Blaga Dimitrova, Roberto Saviano ha spronato i giovani a creare un sentiero di rinnovamento a Napoli e ha chiuso il suo incontro con i napoletani al Nuovo Teatro Sanità, dove ha presentato il suo nuovo romanzo "La paranza dei bambini" (Feltrinelli), a 10 anni da quel Gomorra che lo costrinse ad andare via da Napoli per una vita blindata. Lo scrittore è stato accolto da un lungo applauso dai circa cento fortunati che sono riusciti a entrare nella sala, conquistando un posto per il quale si sono presentati alle 15 al teatro, tre ore e mezza prima dell'orario fissato per l'incontro. Per gli altri il maxischermo allestito all'esterno del teatro dove alla fine si è formata una coda di circa trecento persone per avere una firma sulla copia del romanzo. Un incontro svoltosi in un clima di massima sicurezza, con camionette delle forze dell'ordine alla Sanità e perquisizione degli zaini e con il metal detector all'ingresso. Saviano, intervistato da Mario Gelardi, direttore del Nuovo Teatro Sanità, ha raccontato la "ferocia totale" dei ragazzi che negli ultimi due anni sono stati e sono protagonisti a Napoli delle paranze dei bambini, le bande di delinquenti minorenni diventati boss a colpi di pistola, figure diventate personaggi del suo romanzo e in cui, ha detto Saviano "ho messo tutta la bestialità e l'umanità possibile". Una umanità a cui ha fatto riferimento anche il pm Henry John Woodcock, che ha aperto l'incontro, raccontando la sua esperienza non di fiction, ma di inchieste che hanno portato a pesantissime condanne dei giovanissimi boss: "Prima di andare in aula a chiedere - ha detto Woodcock - la segregazione di un essere umano di 19 o 20 anni, a volte avverto un senso di malinconia, perché si tratta di creature inconsapevolmente sospinte verso la polizia mortuaria o il carcere". E Woodcock, minacciato in aula due giorni fa proprio alla pronuncia di alcune sentenze di condanna per baby-camorristi, ha anche sottolineato come all'esterno del teatro, stasera avrebbe voluto vedere "anche il ministero dell'istruzione, la scuola, ci vorrebbero i loro gazebo, perché come diceva Victor Hugo aprire una scuola significa chiudere un carcere".
    Dal palco, poi, Saviano ha difeso il suo lavoro, in una Napoli in cui molti lo contestano e in cui oggi è apparso uno striscione con la scritta "Napoli ha bisogno di amore, non di fango": "Quando mi dicono che racconto solo la Napoli della criminalità - ha detto - penso che io scrivo perché trionfi la bellezza, per questo racconto l'ombra che non esiste senza la luce. Dire che bisogna smettere di raccontarne il volto oscuro ha il sapore dell'omertà". E, in particolare sul tema dell'ultimo libro, Saviano ha spiegato: "Ho deciso di scrivere della paranza dopo aver osservato il fenomeno e letto le carte delle inchieste e scoprendo la narrazione delle nuove generazioni che vogliono fare i soldi subito perché non vedono una prospettiva". La giornata napoletana di Saviano era iniziata in mattinata con l'incontro con Padre Loffredo, parroco della chiesa della Sanità quotidianamente impegnato nel recupero dei giovani dalla devianza, e padre Alex Zanotelli, mentre il sindaco de Magistris, che con Saviano ha avuto in passato degli scontri dialettici a distanza, non era presenti all'incontro a cui hanno assistito gli assessori Nino Daniele e Alessandra Clemente. Assenti anche i rappresentati del movimento "Un popolo in cammino", animatore di iniziative anticamorra alla Sanità.
   

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