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Proietti e il suo Globe, uniti anche nel nome

Teatro

Proietti e il suo Globe, uniti anche nel nome

Raggi, riconoscimento per un grande artista. Al via stagione

ROMA, 07 giugno 2021, 16:35

di Francesca Pierleoni

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Proietti e il suo Globe, uniti anche nel nome - RIPRODUZIONE RISERVATA

Proietti e il suo Globe, uniti anche nel nome - RIPRODUZIONE RISERVATA
Proietti e il suo Globe, uniti anche nel nome - RIPRODUZIONE RISERVATA

Il Globe Theatre, il teatro elisabettiano di forma circolare, nato nel cuore della Capitale grazie all'impegno di Gigi Proietti, compie 18 anni e arricchisce il proprio nome, in omaggio al grande attore e regista scomparso il 2 novembre 2020. "Questo teatro si chiamerà da oggi Gigi Proietti Globe Theatre Silvano Toti" annuncia tra gli applausi la sindaca di Roma Virginia Raggi in apertura della conferenza stampa per la nuova stagione del teatro (30 giugno -10 ottobre).
    "Grazie a tutti per la volontà di portare avanti il Globe in un momento piuttosto complesso. Questo teatro compie 18 anni e ciò accade grazie a nostro padre, un artista a cui penso che tutti dobbiamo molto - aggiunge Carlotta Proietti, che ha introdotto il programma insieme alla sorella Susanna -. Siamo felici che questa stagione mantenga la sua direzione artistica.
    Gliela dedichiamo in un luogo di cui ci innamoriamo ogni volta che ci entriamo. Lui ci ha insegnato ad amarlo e a valorizzarlo al massimo delle sue potenzialità".
    Il cartellone di 12 titoli si apre proprio con il ritorno in scena della regia di Proietti che inaugurò 18 anni fa il Globe, quella per Romeo e Giulietta (dal 30 giugno al 25 luglio). Tra gli altri spettacoli La dodicesima notte (dal 28 luglio all'8 agosto), regia di Loredana Scaramella; Il Sogno di una notte di mezza estate (dal 10 al 15 agosto), regia di Riccardo Cavallo; Falstaff e le allegre comari di Windsor, regia di Marco Carniti (dal 17 settembre al 3 ottobre); Faust diretto da Stefano Reali con Giuseppe Zeno nel doppio ruolo di Faust e Mefistofele (7, 8 settembre).
    Per la sindaca di Roma, "abbiamo vissuto un anno estremamente duro aggravato dalla durissima perdita che abbiamo tutti sentito tanto. Da subito però c'è stato il pensiero di continuare l'attività di Gigi, a partire dall'arricchimento del nome del suo teatro che lui ha voluto con grande tenacia, determinazione e come si dice a Roma, una tigna non comune". L'aggiunta del nome "non è un dettaglio, ma una città che riconosce un artista importante e gli dedica il suo teatro. Anche le nuove generazioni ritroveranno qui il suo spirito ancora più presente". Un ringraziamento "non può che andare alla famiglia e alla fondazione Toti, che hanno lavorato con grande precisione e velocità, superando anche una serie di complessità burocratiche".
    Il successo della stagione 2020, quando "siamo stati fra i pochi che hanno deciso di riaprire applicando protocolli anti Covid che si sono dimostrati di grande efficacia - ricorda Carlotta Proietti - ci ha fatto capire quanto le persone abbiano voglia e bisogno di tornare nelle sale". Quest'anno "siamo grati di poter proseguire in questo progetto (il Globe da quattro anni è parte del Sistema di teatro Pubblico Plurale coordinato dal Teatro di Roma e promosso da Roma Cultura, ndr)". Si propone "una stagione ricca, per cercare di dimostrare ancora una volta quanto il teatro sia fondamentale nella vita della città, un luogo di aggregazione sicuro e sano - sottolinea -. La cultura va difesa a tutti i costi, anche perché l'arte dà speranza".
    Tornare in questo teatro "significa tornare in un luogo dove si possano fare produzioni di qualità stando vicino al pubblico - dice, commosso Emanuele Bevilacqua, presidente del Teatro di Roma - Penso sia una lezione per tutti noi". Con Proietti "ci siamo trovati subito d'accordo su tutto, anche sulla possibilità che il Globe fosse il luogo dove si potessero sperimentare giovani attori e registi - aggiunge Giorgio Barberio Corsetti, consulente artistico del Teatro di Roma - e infatti li troviamo in cartellone". Tra gli altri spettacoli, Venere e Adone, regia di Daniele Salvo; Pene d'amor perdute, regia di Danilo Capezzani; Tutto scena - Il teatro in Camera al Globe Theatre con la direzione artistica di Duccio Forzano, trasmesso poi anche in streaming su Tvloft.it; Intestamé di Carlo Ragone e Loredana Scaramella. Per la rassegna Al Globe con mamma e papà, 'Riccardino terzo', 'C'è del marcio in Danimarca' e Nonna Lia(r) e le sue tre nipoti, scritti e diretti da Gigi Palla.
   

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