Il direttore del Guggenheim,
Richard Armstrong, lascia il suo posto al timone della Solomon
R. Guggenheim Foundation a cui fanno capo i musei di New York,
Venezia, Bilbao e Abu Dhabi.
"A un certo punto la prossima primavera lascero' il museo",
ha detto Armstrong al "Financial Times" in una intervista
pubblicata oggi: "Saranno passati oltre 15 anni a quel punto, ed
e' molto tempo. Il board e' ringiovanito e attivo. E' un buon
momento".
Armstrong aveva preso le redini del Guggenheim nel 2008 dopo
le dimissioni di Thomas Krens, di cui aveva ereditato gli
ambiziosi piani di espansione, dopo Bilbao in Medioriente:
l'accordo per la sede satellite di Abu Dhabi era stato firmato
solo due anni prima.
Il direttore uscente restera' in carica mentre il board
comincia la ricerca del suo successore. Nell'annuncio ufficiale
il Guggenheim ha sottolineato, del mandato di Armstrong, il suo
interesse per raccontare "storie meno note e presentazioni
approfondite di singoli artisti", tra cui il giapponese On
Kawara, gli italiani Alberto Burri e Maurizio Cattelan, Agnes
Martin, László Moholy-Nagy e Hilma af Klimt, quest'ultima la
piu' visitata nella storia del museo di New York, oltre a
retrospettive sul Futurismo italiano, l'arte contemporanea
cinese e il gruppo tedesco Zero.
Armstrong si e' anche distinto nel fundraising coltivando
attivamente rapporti con grandi aziende tra cui Deutsche Bank,
BMW, UBS, Dior, Van Cleef & Arpels, Lavazza e piu' di recente
LG.
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