Giovanni Boldini 'macchiaiolo' a
Pistoia. E' dedicata al periodo toscano e giovanile del maestro
ferrarese la mostra 'Giovanni Boldini. La Stagione della
Falconiera', che, in occasione di Pistoia Capitale italiana
della cultura, sarà ospitata al Museo dell'Antico Palazzo dei
Vescovi gestito da Cassa di Risparmio di Pistoia e della
Lucchesia, dal 9 settembre al 6 gennaio prossimi.
Voluta dalla banca del Gruppo Intesa Sanpaolo e curata da
Francesca Dini con Andrea Baldinotti e Vincenzo Farinella,
l'esposizione prende ispirazione da un ciclo di pitture murali a
tempera che Boldini eseguì sul finire degli anni Sessanta
dell'Ottocento alla villa La Falconiera, che apparteneva allora
alla mecenate inglese Isabella Falconer, oggi custodito nel
Museo dell'Antico Palazzo dei Vescovi. Queste pitture murali di
cui per diverse vicissitudini dopo l'esecuzione nel 1868 si
perse subito la memoria, rappresentano, spiegano gli
organizzatori, "un unicum in Europa, non solo per quanto
riguarda la produzione artistica del pittore ferrarese, ma in
generale della corrente macchiaiola, alla quale il Boldini
aderì, in modo personalissimo, prima del suo trasferimento a
Parigi (1871), dove era destinato a diventare il più importante
ritrattista internazionale e icona stessa della Belle epoque".
La riscoperta delle pitture si deve a Emilia Cardona Boldini,
giovane vedova nonché prima biografa del maestro, che acquistò
poi la proprietà di Isabella Falcomer, nel 1938 e a seguire vi
trasferì da Parigi tutte le cose appartenute a Boldini, dalle
suppellettili ai dipinti, stabilendovi la propria dimora. Del
periodo macchiaiolo del Boldini saranno inoltre in esposizione
sedici capolavori realizzati durante gli anni toscani
(1864-1871), provenienti da collezioni private e da pubblici
musei.
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