Una ricostruzione virtuale in 3D,
la prima del suo genere, del ghetto di Firenze, disegnato da
Bernardo Buontalenti e situato nel centro della città nell'area
compresa tra il Battistero e l'odierna Piazza della Repubblica,
dove vissero gli ebrei fiorentini dal 1571 fino al 1888, quando
fu interamente demolito. E' l'iniziativa presentata dal The
Medici archive project, studio di ricerca americano con base
all'Archivio di Stato di Firenze ed uffici amministrativi negli
Stati Uniti, attivo da oltre 20 anni. Alla presentazione sono
intervenuti, tra gli altri, il rettore dell'ateneo fiorentino
Luigi Dei, il direttore del The Medici archive project Alessio
Assionitis, e il responsabile del progetto Ghetto 3D e direttore
del programma studi ebraici Gabriele Mancuso.
"Ci siamo chiesti di chi fosse il ghetto di Firenze, abbiamo
fatto un'indagine storica, una archivistica e abbiamo trovato
fonti di diverso tipo, da quelle catastali, a quelle
demografiche, ad altre di tipo economico - ha spiegato Mancuso
-. Sono informazioni che coprono i circa 250 anni di storia del
Ghetto fiorentino". Il progetto, ha ricordato ancora, è nato "un
anno fa e oggi siamo in grado di presentare una completa
ricostruzione virtuale del ghetto in base alle carte del 1700 e
di poter tornare indietro a quello che era invece il ghetto del
1570". "Cercheremo di comminare tutte le informazioni che
abbiamo trovato in un unico database che descriverà il ghetto e
apriremo così una finestra su quello che è stato l'ebraismo
fiorentino e toscano", ha concluso.
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