La Fondazione Magnani Rocca
raddoppia con due mostre in contemporanea, dedicate a Joan Mirò
e Pier Paolo Pasolini, dall'11 settembre al 12 dicembre nella
Villa dei Capolavori a Mamiano di Traversetolo (Parma).
L'esposizione 'Il colore dei sogni' dedicata a Mirò, e
realizzata in collaborazione con Fundación Mapfre di Madrid,
attraverso cinquanta opere fra gli anni Trenta e gli anni
Settanta, per la gran parte a olio su tela, propone un percorso
che, orchestrato come una partitura musicale, evidenzia la sfida
continua operata dall'artista nei confronti della pittura
tradizionale, con opere come 'Cheveaux mis en fuite par un
oiseau' "dove Mirò - spiega il curatore Stefano Roffi -
letteralmente massacra la pittura comunemente intesa, con un
certo parallelismo con l'Espressionismo americano nell'idea che
la pittura dovesse essere un getto continuo scaturito da una
profonda esplosione creativa, pur garantendo alle proprie forme
una dirompente integrità individuale malgrado le metamorfosi
subite".
'Fotogrammi di pittura', mostra focus a pochi mesi dal
centenario della nascita di Pier Paolo Pasolini (5 marzo 1922 a
Bologna), intende evidenziare l'apertura del poeta-regista al
dialogo fra letteratura, cinema, arti figurative. In mostra
sontuosi costumi realizzati per i suoi film e indossati da
celebri attrici, come Silvana Mangano, locandine originali dei
film stessi, al tempo considerati scandalosi, rare fotografie
d'epoca e la galleria fotografica delle opere d'arte che
Pasolini ebbe come riferimento, in accostamento alle scene
tratte dai film. Il progetto dell'esposizione, a cura di Stefano
Roffi e Mauro Carrera, trae origine dal fatto che Pasolini,
pittore egli stesso per tutta la vita, indicava sempre i modelli
pittorici come riferimenti per il proprio linguaggio
cinematografico, più per stile che per iconografia, spesso
costruendo le inquadrature come scene dipinte.
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