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Roma, al Maxxi la rassegna 'Territori senza padrone'

Roma, al Maxxi la rassegna 'Territori senza padrone'

19 film e video di artiste e registe sulla condizione femminile

ROMA, 20 novembre 2023, 13:20

Redazione ANSA

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Si intitola 'No Master Territories: Feminist Worldmaking and the Moving Image' (Territori senza padrone: creare mondi femministi e immagini in movimento) la rassegna della Fondazione In Between Art Film nella Videogallery del Maxxi, in programma dal 21 novembre al 10 dicembre. La rassegna, adattamento della mostra omonima allestita presso l'Haus der Kulturen der Welt di Berlino nell'estate del 2022, è dedicata ad artiste e registe che, tra gli anni Settanta e Novanta, hanno creato nuovi linguaggi per rappresentare la condizione femminile. Fondazione In Between Art Film ha invitato le curatrici Erika Balsom e Hila Peleg a presentare tre programmi di proiezioni, uno a settimana, che comprendono una selezione di 19 film sperimentali, documentari e video non-fiction, realizzati tra gli anni Settanta e Novanta, la maggior parte dei quali mai visti in Italia, con nuovi linguaggi per rappresentare l'esperienza di genere. La rassegna si concentra sul periodo in cui i movimenti di liberazione delle donne si sono affermati a livello internazionale e rende omaggio all'importante lavoro realizzato in passato da artiste, registe, collettivi di tutto il mondo per rispondere a urgenze ancora oggi attuali. Tra queste: Helena Amiradzibi, Essie Coffey, Gardi Deppe e Barbara Kasper, Brigitte Krause, Ingrid Oppermann, Tamara Wyss, Sara Gomez, Grupo Chaski, Krystyna Gryczelowska, Gwendolyn, Han Ok-hee. E, ancora, Haneda Sumiko, Nikolai Khodataev e Olga Khodotayeva; Sandra Lahire, Robin Laurie e Margot Nash; Nalini Malani, Cecilia Mangini, Barbara McCullough, Helke Misselwitz, Tracey Moffat, Gunvor Nelson, Dorothy Wiley e Chick Strand.
    Molte delle opere di queste artiste sono state concepite in stretta relazione con l'attivismo femminista; altre esistono indipendentemente da qualsiasi schieramento; altre ancora esprimono istanze femministe anche se le loro autrici non si sono mai dichiarate tali. Il titolo della rassegna richiama il libro della regista e intellettuale vietnamita Trinh T. Minh-ha, 'When the Moon Waxes Red: Representation, Gender and Cultural Politics' del 1991, che esprime la necessità di ripensare il mondo in modo coraggioso.
   

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