Elizabeth Strout si è aggiudicata The
Story Prize per il suo ultimo libro Tutto è possibile (Random
House, pubblicato in Italia da Einaudi nel 2017).
"La sua scrittura intelligente - recita la motivazione del
premio, assegnato il 28 febbraio durante una cerimonia alla New
School di Manhattan - è all'apparenza umile, ma elegante nella
sua sottigliezza e incantevole nel suo effetto complessivo. La
lama della sua arguzia è così affilata che la senti a malapena
fino a che non ti ci sei tagliata. Strout è abilissima
nell'indagare la reticenza delle persone, e i suoi personaggi
sono irresistibili per la complessità delle proprie vite
interiori, e per la chiarezza con cui tale complessità viene
raffigurata. E' un piacere sublime leggerla".
Secondo classificato Daniel Alarcón con The King is Always
Above the People (Riverhead Books) e terza Ottessa Moshfegh con
Homesick for Another World (Penguin Press).
I tre giudici indipendenti del The Story Prize - l'autrice e
poetessa Susan Minot, il critico letterario e autore Walton
Muyumba, e la co-direttrice del Library Journal Stephanie
Sendaula - hanno selezionato i tre finalisti fra 120 opere edite
da 93 diverse sigle editoriali e determinato infine il
vincitore.
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