(di Patrizia Vacalebri)
CARO ELIO - UN VIAGGIO FANTASTICO NEL
MONDO DI FIORUCCI, a cura di Franco Marabelli (Mondadori Electa,
pp. 432, 60 euro)
"Ho capito che sapevo scegliere! Che ero in sintonia con
quello che piaceva alla gente. Sentivo la necessità di fare
delle cose perché vedevo che le persone intorno a me le
capivano". In questa breve riflessione scritta a caratteri
cubitali nella sovraccoperta del libro "Caro Elio - Un viaggio
fantastico nel mondo di Fiorucci", a cura del designer e
scenografo Franco Marabelli (è stato direttore creativo dei
negozi Fiorucci di NYC e di Milano e ha collaborato con lui alla
realizzazione di mostre ed eventi) c'è l'essenza dello spirito
creativo di Elio Fiorucci, lo straordinario stilista fondatore
del marchio con il logo degli angioletti che ha colorato la moda
degli anni Settanta e Ottanta, rompendo gli schemi del vestire
classico borghese a colpi di allegro anticonformismo,
"affermando una femminilità sensuale, ironica, disinibita che
scandalizzava i benpensanti e molto di più" come scrive Franca
Soncini (dal 1968 al 1976 responsabile della comunicazione di
Elio Fiorucci) nella prefazione dell'imponente volume a cui ha
collaborato.
Un libro che vede come art director Pierpaolo Pitacco e per
la consulenza di Renata Molho e che nelle sue 432 pagine propone
oltre 600 immagini e cento testimonianze inedite, da Jean Michel
Basquiat ad Antonio Citterio, da Caterina Caselli a Ivan
Cattaneo, da Madonna a Andy Warhol.
Franco Marabelli, designer e scenografo, conobbe Elio
Fiorucci negli anni Settanta. Fiorucci, folgorato dai negozi
Biba di Londra, gli chiese di riprogettare il negozio di San
Babila a Milano. Fu l'inizio di una serie di collaborazioni: con
lo Studio Intec per il negozio di via Torino sempre a Milano e
in seguito con gli architetti designati (Sottsass, Branzi) alla
progettazione del negozio di New York. Infine sono suoi i
progetti dei negozi di Los Angeles, Chicago, Miami, Rio de
Janeiro e altri. Marabelli diventerà inoltre direttore creativo
di quelli di NYC e Milano.
I negozi erano il mondo di Fiorucci, una grande attrazione
turistica per Milano. Fiorucci era Milano. Nel sottoscala due
spazi affittati a personaggi che proponevano novità: Lina Sotis
e Silvia Tofanelli avevano scoperto a Londra il piccolo punto e
proponevano in quegli spazi le loro creazioni. Il negozio venne
usato anche per girare scene di film da Carlo Lizzani e da Lina
Wertmuller. "Nel 1976 aprimmo il negozio a New York - racconta
Marabelli - doveva essere il biglietto da visita per presentare
lo spirito e lo stile del marchio, ma faticava a decollare. Elio
voleva che prendesse vita e così mi trasferii là. Diventai
direttore creativo con piena responsabilità e potere decisionale
per tutte le attività e le iniziative". Con la consulenza di
Antonio Lopez, arrivarono le vetrine viventi con Pat Cleveland e
Donna Jordan. La mitica discoteca Studio 54 chiese a Fiorucci di
contribuire alla festa d'apertura. Andy Warhol amava il negozio
tanto che lo scelse per promuovere con una festa Interview, a
cui partecipò anche Truman Capote. L'artista Colette dopo aver
allestito le vetrine del negozio ci dormì per sette giorni,
anticipando i reality show. Poi il declino "per eccesso di
crescita", "forse troppi negozi", secondo Marabelli. Nell'81 le
dimissioni ma il rapporto con Fiorucci non cessò: continuò a
contribuire alle diverse iniziative nelle quali Elio lo
coinvolse. "Ci sentivamo e ci vedevamo spesso, senza saperlo ci
siamo ritrovati tutti e due animalisti e vegetariani".
Da tempo Marabelli impegna buona parte delle sue energie ad
un progetto su Elio Fiorucci che consiste nella creazione di un
importante archivio storico e del libro a lui dedicato tra poco
in vendita nelle migliori librerie italiane e worldwide.
Franca Soncini incontra Elio Fiorucci nel 1968 che la assume
nel ruolo di segretaria personale. Collaborerà con lui fino al
1976, seppur per periodi alterni, ricoprendo diversi incarichi.
Legata a Elio sin dal loro primo incontro, gli resterà sempre
vicina anche dopo la fine del loro rapporto professionale. Nel
1978 apre la propria agenzia di comunicazione. Attualmente
scrive e insegna.
Il marchio Fiorucci fondato nel 1967 da Elio Fiorucci è stato
ceduto nel 2015 ad Edwin Jeans a Janie e Stephen Schaffer.
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