'La rete del coraggio' di Valentina
Rigano (Amazon, pp 150, 15,60 euro) - Una spunta blu sullo
schermo, e poi un'altra e un'altra ancora, come mani tese per
dare conforto a chi, malato di Covid, ha paura, non sa cosa
fare, gli ospedali sono al collasso, non c'è più posto e deve
difendersi a casa dal terribile virus. È questa la 'Rete del
Coraggio' raccontata da Valentina Rigano, giornalista,
collaboratrice ANSA, ovvero una catena virtuale di sostegno,
nata attraverso un gruppo Facebook, con centinaia di migliaia di
persone, fondato a fine marzo 2020 dall'avvocato Erich Grimaldi,
per mettere in comunicazione utenti e medici durante la prima
ondata della pandemia. In questa rete ha preso vita la
solidarietà nella sua espressione più autentica, con centinaia
di persone pronte a offrire sostegno in forma volontaria, per
supportare i malati Covid, sia aiutandoli ad affrontare la
malattia in casa, che per dare loro conforto. Testimonianze di
medici, psicologi, infermieri, biologi nutrizionisti, farmacisti
e decine di moderatori impegnati a far fronte alle richieste
degli utenti. Dal gruppo, racconta Rigano, ha preso vita anche
un'altra realtà, il Comitato Cura Domiciliare Covid 19, tramite
il quale alcuni dei medici del gruppo, professionisti di
medicina generale e ospedalieri, il fondatore e la stessa
autrice, in qualità di portavoce, hanno dialogato con le
istituzioni per far emergere la necessità di lavorare ad un
approccio domiciliare precoce al virus. Tra i camici bianchi
impegnati in questa rete coraggiosa anche Luigi Cavanna,
primario di oncologia a Piacenza scelto come testimonial dei
medici italiani per la candidatura al Nobel. "Ho incontrato
medici che si sono votati all'assistenza dei malati senza
risparmiarsi mai e pazienti grati per quanto hanno ricevuto - ha
spiegato l'autrice - persone che costrette a casa senza poter
lavorare si sono spese per aiutare il prossimo, attraverso un
social media, a qualsiasi ora del giorno e delle notte". "Ho
vissuto sulla mia pelle la straordinarietà dell'Italia in questa
rete - ha aggiunto - Il Covid e questa esperienza mi hanno
insegnato che se le anime altrui ci sfiorano, con il loro
coraggio e le loro qualità, ci permettono di dare e fare tanto.
Soli, totalmente soli, di grande non possiamo fare nulla".
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