Una cover con la mini scritta
Manifesto50 ripetuta a fare da motivo su sfondo bianco insieme
a un bel fiocco rosso, e uno speciale intitolato La ManiFesta è
qui (disponibile anche online arricchito da contenuti audio,
video e numeri e prime pagine d'archivio), con decine di
articoli e interventi, a partire dai saluti del Presidente della
Repubblica Sergio Mattarella e il presidente della Camera
Roberto Fico, arricchiscono l'edizione di oggi de Il Manifesto
che festeggia i suoi primi 50 anni di vita.
"Nato in un periodo contrassegnato da grandi passioni
politiche e da approfonditi dibattiti ideologici, tra i partiti
e al loro interno, il manifesto ha sempre saputo rappresentare
il punto di vista originale di una minoranza combattiva e ben
caratterizzata a sinistra - scrive il presidente Mattarella -.
Nonostante diverse traversie, legate al mutamento delle
condizioni politiche e sociali e alla difficile situazione
dell'editoria, il Manifesto, forte della sua storia, rappresenta
uno stimolante punto di riferimento per chi voglia guardare alla
interpretazione della realtà italiana e internazionale avendo a
cuore la difesa dei lavoratori, la pace, la giustizia
internazionale". Il presidente della Camera Fico ricorda che
"come tanti altri cittadini, sin da giovane ho guardato con
attenzione e interesse a quello che veniva riportato sulle
pagine del manifesto: un quotidiano che ha sempre cercato di non
adagiarsi, lavorando per essere spazio di pensiero critico e
fucina di riflessione".
Allo scoccare del mezzo secolo, "per quegli strani scherzi
del tempo, succede che le infinite, piccole e grandi storie, che
hanno attraversato gli anni, diventano Storia - spiega
nell'editoriale il direttore della testata Norma Rangeri -. Con
il passare del tempo, gli anni trascorsi al manifesto sono
diventati via via sempre più preziosi. E mi sono resa conto che
se il tempo consumava noi, che realizzavamo e facciamo ancora
oggi il giornale, «lui» invece non invecchiava, perché in grado
di rinnovarsi". Ora, che compie 50 anni, "ha poche rughe, è in
forma, forte, tenace. Combattivo come il primo giorno, quel 28
aprile del 1971 che è ormai la data di una storia giornalistica
così lunga da rendere il manifesto, tra i quotidiani nazionali,
il più longevo dopo La Stampa e il Corriere della Sera".
Fra le decine di interventi nello speciale La Manifesta è qui
(aperto dal disegno di una torta di compleanno da cui esce un
pugno chiuso), che ripercorre storia, battaglia e scelte del
quotidiano, raccontati da amici, collaboratori di oggi e di
ieri, lettori, osservatori e avversari, ci sono, fra gli altri,
quelli di Don Luigi Ciotti, Luciana Castellina Alexis Tsipras,
Elly Schlein, Paolo Mieli, Sergio Cofferati, Lucia Annunziata,
Ezio Mauro, Mario Martone, Emma Dante, Gad Lerner, Alberto Asor
Rosa. A firmare le illustrazioni, autori come Onze, Mauro Biani,
Mara Cerri, Maurizio Ceccato, Dariush, Francesca Ghermandi.
Il Manifesto "festeggia 50 anni di storia intensa su cui
hanno inciso cambiamenti epocali. Voce delle lotte operaie e del
movimento degli studenti, con una critica accesa al capitalismo
internazionale, ha saputo aprirsi negli anni alle tematiche
dell'ambientalismo, del femminismo e dei diritti civili - si
legge in una nota dell'Ordine dei Giornalisti -. Al Manifesto i
più sentiti auguri di buon compleanno dal presidente del
Consiglio Nazionale dell'Ordine dei Giornalisti Carlo Verna e da
tutto il Consiglio con l'auspicio che possa continuare a far
sentire la sua voce anche negli anni a venire".
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