Il romanzo Il piacere di Gabriele
D'Annunzio è un classico del decadentismo, ambientato nella
cornice della Roma rinascimentale e barocca, che racconta la
passione tra Andrea Sperelli ed Elena Muti: Andrea Adriatico,
fondatore di Teatri di Vita di Bologna, ne ha realizzato una sua
personale rilettura che si potrà vedere in prima nazionale dal
14 al 16 marzo proprio a Teatri di Vita e successivamente il 28
e 29 marzo al Teatro Libero di Palermo e dal 13 al 15 aprile al
Teatro Fontana di Milano.
Quando D'Annunzio pubblicò il romanzo, il suo primo, aveva
solo 26 anni: in esso mise in scena il suo alter ego, un giovane
raffinato e sensuale innamorato di una donna che non può più
amarlo. Il protagonista incarna il modello dell'eroe decadente
che intende la propria esistenza come ricerca delle molteplici
sfumature della bellezza e del piacere. Prima dell'evoluzione
vitalistica e politica, che hanno bloccato lo scrittore
pescarese in pesanti giudizi e stereotipi, la sua scrittura
aveva il sapore di una sperimentazione assoluta, che Andrea
Adriatico rilegge nella prima tappa di un ampio progetto
dedicato a questo romanzo. Si inizia infatti con "Il piacere -
I", concentrato solo sul primo capitolo, sull'attesa del ritorno
dell'amata nella casa piena di memorie e oggetti ricercati. In
scena, a moltiplicare in un'inedita coralità il testo, ci sono
Nicolò Collivignarelli, Sofia Longhini, Michele Balducci,
Innocenzo Capriuoli, Alessio Genchi, Massimo Giordani. Un
progetto di grande respiro, che debutta in occasione
dell'anniversario della morte del Vate, avvenuta il 1 marzo
1938, e che si svilupperà in diversi spettacoli.
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