Continua la scalata ai premi di
Percival Everett: il suo romanzo James che rivisita la saga di
Huckleberry Finn attraverso gli occhi del compagno di viaggio,
lo schiavo fuggiasco Jim, ha conquistato un Pulitzer per la
narrativa.
"James è una riuscita rivisitazione che illustra l'assurdità
della supremazia razziale e offre un nuovo punto di vista sulla
ricerca della famiglia e della libertà", hanno scritto i giurati
dei premi annunciati alla Columbia University assieme a quelli
per il miglior giornalismo 2024.
Per il romanzo di Everett, pubblicato in Italia da La Nave di
Teseo nella traduzione di Andrea Silvestri, il riconoscimento si
aggiunge al National Book Award, alla Carnegie Medal for Fiction
e alla shortlist del Booker 2024. Grazie al Pulitzer, James si
conferma così come l'opera di letteratura più importante uscita
l'anno scorso negli Stati Uniti accelerando l'ascesa del suo
autore rimasto misconosciuto dal pubblico fino a pochi anni fa.
Negli ultimissimi anni l'afro-americano Everett ha vinto il
Pen/Jean Stein Award per Dr. No, e' stato finalista al Pulitzer
per Telefono e in shortlist al Booker per Gli Alberi, mentre il
suo libro satirico Cancellazione è stato adattato nel film
candidato agli Oscar 2023 American Fiction diretto da Cord
Jefferson al suo debutto alla regia.
In James, Everett dona al romanzo di Mark Twain quel più di
concretezza e verità storica, che c'erano nel libro originale
viste le idee antischiaviste dell'autore, ma erano rimaste
occultate dai condizionamenti dell'epoca. Il nuovo Jim, che
allora parlava l'inglese storpiato degli schiavi, ora lo fa solo
per restare al suo posto e non provocare i bianchi, ma di
nascosto si è istruito, ha imparato a leggere, scrivere e
parlare correttamente, tanto che dimostra di conoscere persino
Voltaire ma il suo incubo, nei sogni, è John Locke, il filosofo
teorico della schiavitù. La lingua e la cultura diventano così
l'arma di emancipazione, e proprio grazie alla lingua e alla
cultura Jim/James sorprende con un finale diverso da quello di
Twain grazie anche a una pistola che finisce nelle sue mani.
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