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Recalcati, Basaglia mostrò che vita non è viva senza istituzioni

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Recalcati, Basaglia mostrò che vita non è viva senza istituzioni

'Il nostro compito è renderle al servizio degli uomini'

TRIESTE, 10 maggio 2025, 14:15

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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"Uno degli insegnamenti maggiori di Franco Basaglia è stato mostrare che la vita non può essere viva senza le istituzioni". Lo ha sottolineato Massimo Recalcati, psicanalista e saggista, a margine di un incontro al parco di San Giovanni di Trieste, luogo in cui ebbe inizio la rivoluzione basagliana con l'apertura del parco e dell'ospedale psichiatrico alla città. Al centro del dibattito, promosso dalla Scuola di filosofia di Trieste, il libro di Recalcati Il vuoto e il fuoco. Per una clinica psicoanalitica delle organizzazioni (Feltrinelli).
    "Il nostro tempo - ha spiegato lo psicanalista - ha contrapposto la vita alle istituzioni. Per molti anni abbiamo pensato che da una parte ci fosse la libertà della vita, la vitalità della vita, e dall'altra parte la burocrazia, il grigiore, la morte delle istituzioni, finanche la corruzione strutturale delle istituzioni. Questa contrapposizione ha definito una cultura populista che ha dominato nel nostro Paese.
    Uno degli insegnamenti maggiori di Basaglia è stato invece mostrare che la vita non può essere viva senza le istituzioni".
    Secondo Recalcati, "il pensiero di Basaglia è stato malamente presentato come un pensiero anti-istituzionale, mentre in realtà il problema che Basaglia ha posto è come far diventare le istituzioni umane, come umanizzare le istituzioni, come legare le istituzioni alla vita. La spinta basagliana a chiudere i manicomi non era una spinta anti-istituzionale era un tentativo di contrastare quello che lui definiva come processo di istituzionalizzazione della vita. Cioè in pratica il manicomio, anziché curare i malati che ospitava, contribuiva a cronicizzare la loro malattia. Ma il processo di istituzionalizzazione è una malattia delle istituzioni, non coincide con le istituzioni.
    Dunque quello che è presente nel mio lavoro del grande insegnamento di Basaglia - ha concluso - è che la vita senza le istituzioni non può esistere, che le istituzioni portano con sé una poesia e il nostro compito è renderle al servizio degli uomini e non macchine brutali che disumanizzano la vita".
   
   

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