Da Garibaldi all'arresto di Matteo
Messina Denaro: si rinnova da oltre 160 anni la storia dei
carabinieri in Sicilia. Ora le tappe e le figure più
emblematiche di un lungo itinerario rivivono attraverso le
tavole degli studenti dell'Accademia di Belle Arti di Palermo.
Il racconto figurato di quella storia compone il volume
Virgofidelis edito dalla Fondazione Federico II. D'intesa con la
Legione dei carabinieri di Sicilia il libro viene pubblicato in
occasione dei 40 anni dell'uccisione del generale Carlo Alberto
Dalla Chiesa.
Sia la Fondazione che il comando della Legione dei
carabinieri hanno attribuito all'iniziativa un valore
emblematico. Per Patrizia Monterosso, direttore generale della
Federico II, il racconto per immagini curato dagli studenti
"amplifica il significato del sacrificio, della responsabilità
civile e del senso delle istituzioni riconoscibile nella storia
dell'Arma in Sicilia". Il generale Rosario Castello, comandante
della Legione Sicilia, ha sottolineato la "funzione sociale dei
presidenti dell'Arma con il loro servizio di prossimità, ascolto
e soccorso in favore dei cittadini". Ai carabinieri va
riconosciuto, secondo Gaetano Galvagno presidente della
Fondazione Federico II, di avere sostenuto il percorso di
crescita civile della Sicilia".
L'uccisione di Dalla Chiesa viene evocata come uno dei
momenti più significativi di una storia cominciata con il
decreto di Garibaldi del 14 luglio 1860 che istituisce il Corpo
dei carabinieri di Sicilia sotto il comando del colonnello
Angelo Calderari. Da allora l'Arma ha conosciuto la Rivolta del
sette e mezzo del 1866, la calamità del colera, i terremoti di
Messina (1908) e del Belice (1968), i bombardamenti del 1943, lo
scontro sanguinoso con il banditismo e naturalmente la lotta
alla mafia con la catena di crimini che hanno segnato una pagina
cupa della storia d'Italia.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA