"Non avremmo avuto né Otello né
Falstaff se nel 1879 Giulio Ricordi non avesse organizzato un
incontro tra Boito e Verdi e se Boito non fosse stato pronto a
dedicarsi anima e corpo al più anziano compositore", scriveva
nel 1979, William Weaver. Il ritorno di un riluttante Giuseppe
Verdi all'opera 15 anni dopo l'andata in scena di Aida nel 1871
è al centro di una mostra alla Morgan Library, la prima negli
Usa che mette insieme testi e documenti della propria collezione
con quelli degli Archivi Ricordi a Milano.
Organizzata con Bentelsman/Archivi Ricordi, curata da
Gabriele Dotto e aperta fino al 5 gennaio, la mostra racconta
per la prima volta negli Usa non solo la storia del ritorno al
teatro del compositore, ma anche tutte le fasi della produzione
di un'opera: dai contratti iniziali (per Otello Verdi fu pagato
200mila lire, un milione di dollari di oggi) ai libretti e
partiture, fino al design delle scene, alla scelta del cast, ai
costumi (due dalla Scala), alle istruzioni per i cantanti.
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