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John Scofield allo specchio, primo disco da solo

John Scofield allo specchio, primo disco da solo

Radici, standard, stile. Il chitarrista americano si racconta

ROMA, 07 maggio 2022, 15:04

Redazione ANSA

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(di Luciano Fioramonti) Un lungo salto indietro alla ricerca delle radici, la rilettura personalissima di classici della tradizione e di standard del jazz accanto ai titoli particolari del suo repertorio. John Scofield, vecchio leone della chitarra elettrica, disegna il suo autoritratto in musica nell' ultimo album appena pubblicato da Ecm, il primo registrato da solo con il suo strumento in più di mezzo secolo di attività fatta di band, tanto jazz rock, e collaborazioni straordinarie da Miles Davis a Joe Henderson, dal compagno di viaggio Steve Swallow a Pat Metheny. Scofield, 70 anni compiuti lo scorso dicembre, si guarda dunque allo specchio aiutandosi con il looper per creare il tappeto ritmico per ogni singolo brano. Ne esce un racconto rilassato e affascinante, un saggio raffinato di stile e storie. Suonare da solo a casa gli ha fatto acquisire delicatezza e la possibilità di dedicarsi maggiormente alla scoperta della bellezza delle corde, ha detto recentemente al quotidiano The Boston Herald. ''Faccio questi piccoli loop di chitarra al volo ed è come se stessi suonando con un' altra persona. Ribadisco, come se…'' ha spiegato scherzando. Nella scelta della scaletta il chitarrista di Dayton scava nel passato, torna alle origini della musica americana e agli eroi della sua giovinezza miscelando i suoni che lo hanno formato e gli stimoli che in seguito hanno continuato a influenzarlo e a forgiarlo. E se ricorda che ''da ragazzo la chitarra era lo strumento del rock and roll e della musica popolare'', i due generi che amava, nel disco ecco la sua versione di ''Not fade away'' che Buddy Holly scrisse quando Scofield aveva sei anni.
    Ancora più indietro si spinge con 'You win again'' di Hank Williams, uscita nel 1952, quando aveva appena un anno.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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