Una leggenda norvegese di vendette e
passioni. La registrazione di Hulda, opera in quattro atti e un
epilogo composta da César Franck fra il 1879 e il 1885, è
uscita in una edizione e senza tagli da Palazzetto Bru Zane, l'
istituto con sede a Venezia che promuove la riscoperta e la
diffusione musica romantica francese, che al compositore ha
dedicato altre pubblicazioni dal 2022 per le celebrazioni del
bicentenario della nascita. La registrazione in forma di
concerto in tre cd e un libro di 164 pagine ha visto il maestro
Gergely Madaras sul podio dell' Orchestre Philharmonique Royal
de Liège e del Choeur de Chambre de Namur con un cast
internazionale di interpreti.
Il dramma, che non venne mai rappresentata finchè l' autore
fu in vita, racconta le vendette della protagonista nei
confronti del clan Aslak, carnefice della sua famiglia, e poi di
Eiolf, l'amante infedele. L'immaginario norvegese ricorda quello
delle produzioni wagneriane, ma il compositore rimane nel solco
del grand opéra francese, pur adottando il linguaggio verdiano
dello stesso periodo. Hulda venne insabbiata dagli allievi del
compositore, che vollero riservarsi la gloria di incarnare la
rinascita lirica delle scene francesi. Questa registrazione
vuole appunto far rivivere uno dei gioielli dell'opera romantica
francese dimenticato ingiustamente. L' Opera, su libretto di
Charles Grandmougin da Halte-Hulda di Bj›rnstjerne Bj›rnson,
venne rappresentata per la prima volta in tre atti all'Opéra di
Monte-Carlo l '8 marzo 1894.
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