Dal 6 ottobre il Torrione San
Giovanni di Ferrara - teatro di diverse realtà, da bastione
difensivo in epoca rinascimentale a sede del movimento
femminista in tempi più recenti, dal 1999 punto di riferimento
del jazz in città e successivamente location per il cinema di
Emilia Romagna Film Commission - apre le porte alla rassegna
concertistica Ferrara in Jazz, alla 25/a edizione, realizzata
con il contributo del Ministero della Cultura, Regione
Emilia-Romagna, Comune di Ferrara, Endas Emilia-Romagna. Per
sette mesi il palco accoglierà protagonisti del jazz italiano ed
internazionale e giovani talenti, oltre 80 appuntamenti dove
sonorità più standard si avvicenderanno ad altre contemporanee e
sperimentali.
In cartellone, nella prima parte della stagione, artisti di
spicco come Ohad Talmor, Jerome Sabbagh, Dany Noel, Steph
Richards, Trio Grande, Jim Snidero, Bill Carrothers, The Bad
Plus, Joey Calderazzo, Arno Krijger, Florian Arbenz, Mark
Giuliana, Eric Alexander, Vincent Herring, Fabrizio Bosso,
Sullivan Fortner, Alessandro Presti, Vadim Neselovskyi, Roberto
Gatto, Alexander Hawkins. Nella seconda parte del
venticinquennale il palinsesto sarà arricchito da musicisti del
calibro di Michael Formanek, Jeff Ballard, Ethan Iverson, Marc
Copland, Bobby Watson, Walter Smith III, Joel Frahm, Mark
Turner, James Brandon Lewis, Goldings-Bernstein-Stewart.
Non mancheranno iniziative legate alla sensibilizzazione di
temi legati al sociale e al climate change. Il 9 dicembre, in
occasione del concerto del pianista ukraino Vadim Neselovskyi,
sarà presentata l'attività del progetto Med Care for Ukraine di
Mediterranea Saving Humans. Il 22 e 23 dicembre, poi, il
Torrione si tingerà di verde-oro con le sonorità della musica
brasiliana e ospiterà la mostra Amazzonie, a cura di Mauro
Cichetti, una collettiva dedicata al più importante polmone
verde del mondo, messo a nudo attraverso i punti di vista di
fotografi e ricercatori brasiliani e italiani.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA