Dopo aver debuttato nei giorni
scorsi al Teatro Regio di Parma con Il barbiere di Siviglia,
Diego Ceretta torna a dirigere la Filarmonica Toscanini nel
tempio lirico parmigiano inaugurando anche la stagione sinfonica
il 26 gennaio alle 20.30. In programma pagine di Beethoven,
Dvořák, Puccini. A condividere il palcoscenico con la
Filarmonica Toscanini, un'altra realtà cittadina, il Trio di
Parma, con Ivan Rabaglia al violino, Enrico Bronzi al
violoncello, Alberto Miodini al pianoforte.
Il Trio sarà protagonista del Triplo concerto in do maggiore
di Beethoven. Composto tra il 1803 e il 1804 per l'Arciduca
Rodolfo, a cui era destinata la parte del pianoforte, il Triplo
Concerto rappresenta un unicum del suo genere, a metà tra
concerto, brano da camera e, per espressa ammissione del
compositore, "sinfonia concertante". La seconda parte del
programma va Oltreoceano, con la Sinfonia N. 9 in mi minore "Dal
Nuovo Mondo", di Antonín Dvorak.
Ultimo lavoro sinfonico del compositore ceco, eseguita per la
prima volta nel dicembre 1893 alla Carnegie Hall, l'Op.95 è
espressione da un lato di un sentimento di gratitudine verso una
terra in cui trascorse una fase particolarmente felice della sua
carriera, durante la quale ricoprì la direzione del
Conservatorio di New York; dall'altro la passione verso la
musica popolare. A introdurre la serata, un omaggio a Giacomo
Puccini nel centenario della sua scomparsa, con l'elegia
Crisantemi, composta nel 1890 originariamente per quartetto, poi
trascritta per orchestra d'archi.
Lo stesso programma verrà replicato il 27 gennaio alle 20.30
al Teatro Bonci di Cesena.
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