(di Carlo Mandelli) - Per il suo nuovo album, Salmo usa tutte le distanze che un pugile utilizzerebbe sul ring, magari nel suo combattimento di ritorno dopo una pausa. Il nuovo capitolo discografico firmato Maurizio Pisciottu, in arte Salmo, s'intitola 'Ranch' ed è il risultato di un periodo passato a riscoprirsi, in solitaria, per ritrovare la creatività.
"L'Album è venuto fuori praticamente da solo - ha spiegato Salmo - perché in quel periodo avevo altri progetti, tra tv, un libro e una colonna sonora. Per la serie tv a cui stavo lavorando dovevo interpretare un personaggio che si isolava per affrontare i suoi demoni. Ho fatto lo stesso anche nella mia vita reale".
Luogo dell'isolamento di Salmo, la sua Sardegna dove è tornato a stare. "Abito in collina - ha rivelato il rapper - e avrò anche un recinto per gli animali. Per ora ho solo tanti gatti". Con una scaletta di sedici pezzi, da 'On fire' e 'Crudele' e fino a 'Mauri' e 'Titoli di coda' (vero e proprio ringraziamento a ritmo rap), 'Ranch' è un incontro composto da round diversi tra loro. Pugni diretti che suonano rap ma anche ganci e giochi di gambe attorno all'avversario, con i quali Salmo strizza l'occhio al cantautorato, per vedere l'effetto che fa.
"L'aspetto cantautorale - ha spiegato la voce delle nuove 'Sincero', 'Sangue amaro' e 'Cartine corte' - mi è uscito in modo spontaneo e potrebbe essere l'inizio di qualcosa, un nuovo percorso. Sto cercando di evolvere disco dopo disco e questa volta non volevo solo il rap. Un pezzo come 'Incapace' lo volevo fare da anni, chitarra e voce. Cercavo un pezzo punk perché non sono bravo a suonare la chitarra. M'interessava far capire che, spesso, è l'intenzione a contare di più".
E' un concept album, quello di Salmo, che ha confessato anche di aver rinunciato, anni fa, al ruolo di giudice di X Factor (poi ricoperto da Sferaebbasta) nonostante il ricco cachet offerto. Ad accompagnare l'album c'è anche una sorta di concept video, ovvero 16 visual che raccontano una storia ambientata in un ranch. Non uno qualunque ma quello costruito in Bulgaria per le riprese dell'ultimo capitolo in ordine di tempo della saga cinematografica di 'Rambo'.
"Ranch è il posto sicuro e l'isola felice che ho cercato nella mia testa - ha commentato Salmo - in un momento particolare della mia vita. Ne avevo bisogno per ritrovare la creatività. Ho giocato parecchio con i social e ad un certo punto ha cominciato a pesarmi, così li ho lasciati. Sono un freno per la creatività".
In tutto l'album c'è solamente una collaborazione ed è quella con Kaos sulle note di 'Bye bye'. "Il feat con Kaos è qualcosa che dovevo fare - ha spiegato Salmo - perché lui mi ha ispirato più di tutti. Da ragazzino cecavo di reagire alla timidezza e quando ho visto un video di Neffa con Kaos, ho capito che volevo fare rap e cantare così dal vivo. E' stato la prima persona che mi ha fatto capire quale strada prendere".
Il nuovo album sarà anche il protagonista di un tour che prenderà il via con l'appuntamento del 'Lebonsky park', in programma il 6 settembre a Fiera Milano Live e che si trasformerà poi in tour dei palazzetti e poi ancora nel Salmo World Tour 2025 che porterà il rapper-cantautore nei club, da Barcellona a Miami, passando per Londra, Parigi, Berlino, Los Angeles, New York e altre città ancora nel mondo.
Il tutto, con uno sguardo nuovo che Maurizio ha esercitato guardando dalle finestre del suo 'Ranch', e non solo verso l'esterno. "Più che guardarmi attorno - ha detto Salmo - mi sono guardato dentro. Quarant'anni sono un buon momento per fare un punto. Il rap è una botta di ego e ti fa credere di essere un duro, invece mi sono reso conto di essere una brava persona. Sono fiero di essere un bravo ragazzo. Perché dovrei fingere? Ciascuno di noi potrebbe costruirsi un proprio ranch nella testa".
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