"Sappiamo benissimo che il nostro
Paese è pieno di bellezze. Andare a suonare alla Reggia di
Caserta è un privilegio". Lo ha detto Ligabue parlando del
concerto in programma il 6 settembre durante l'incontro con il
cardinale Matteo Zuppi al Salone del Libro di Torino.
Ligabue, 26 album, sette libri, tre, 900 concerti, ha
parlato della sua timidezza iniziale: "Se sali sul palco e sei
timido, come me - ha spiegato - qualche problemino ce l'hai. Io
per 10 anni ho lavorato, poi il lavoro è diventato cantare, che
non è un lavoro ma una passione. È il bisogno di dire qualcosa,
ma poi le canzoni emozionano chi vogliono loro e vanno dove
vogliono loro. Per un po' di anni mi hanno seguito, ma non fino
in fondo, quando l'ho capito mi sono aperto di più. C'è un
patto, io racconto tutto di me. Questo continua a suggellare un
patto loro meritano questa apertura".
Un libro importante? "Un libro che mi ha segnato è stato
Delitto e castigo, perché il senso di colpa mi perseguita
ancora", ha detto il cantautore.
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