"Quando ho scritto il libro ero in crisi, mi aveva lasciato la fidanzata e mi è venuta in mente la storia di una ragazza che si innamora di un fantasma.
Gaja Masciale è più Gioia (la protagonista) della Gioia che ho immaginato io".
Enrico Galliani è molto emozionato per il fatto
che il suo romanzo Eppure cadiamo Felici (Garzanti) sia stato
adattato per una serie tv, disponibile su Raiplay dal 6 ottobre
in otto episodi. "Un secondo libro c'è già, io sarei molto
felice se ci fosse una seconda stagione", aggiunge.
Prodotta da Publispei, la casa di produzione presieduta da
Verdiana Bixio, in collaborazione con Rai Fiction, la serie è
liberamente ispirata al romanzo di Galiano.
La regia, realizzata con il sostegno della FVG Film Commission
/PromoTurismoFVG e della Camera di Commercio della Venezia
Giulia Trieste Gorizia - Fondo Gorizia, è firmata da Matteo
Oleotto ("Zoran, il mio nipote scemo", "Tutta colpa della fata
Morgana", "Mai scherzare con le stelle"). Protagonista della
serie è Gioia Spada (Gaja Masciale, "Sul più bello", "Fino
all'ultimo battito", "I Leoni di Sicilia") che ha 16 anni e
un'adolescenza difficile. La sua giovane madre, Sabrina (Giorgia
Wurth, "Maschi contro femmine", "Femmine contro maschi"), è la
sua nemesi. Bellissima, spigliata, capace di attirare gli uomini
come miele, da quando ha lasciato suo padre diversi anni prima,
non sembra riuscire a stare nello stesso posto per più di poco
tempo. Una notte incontra un ragazzo che dice di chiamarsi Lo
(Costantino Seghi "L'ombra del giorno") e, a mano a mano che i
due si conoscono meglio, Gioia per la prima volta sente che
qualcuno è in grado di comprendere il suo mondo e capisce di non
essere più sola. A completare il cast, l'eclettico Matteo
Branciamore ("I Cesaroni", "Anche senza di te", "My father
Jack") in un ruolo completamente nuovo, quello del Professor
Bove, un insegnante di chimica sui generis.
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