Una maratona di grande danza, ma soprattutto una festa affollata di stelle provenienti da ogni parte del mondo: saranno tre quest'anno le serate del gran gala Les Étoiles, a cura di Daniele Cipriani, in programma il 24 e 25 gennaio (ore 21) e il 26 (ore 17) alla Sala Santa Cecilia dell'Auditorium Parco della Musica di Roma. Un appuntamento ormai storico, giunto alla nona edizione, che come da tradizione proporrà al pubblico un programma capace di spaziare dai classici di repertorio di Petipa, a brani di coreografi del XX secolo per arrivare fino ai giorni nostri: grande varietà di stili e scuole, dunque, vista anche la diversità dei protagonisti, che sul palco daranno vita a momenti di ineguagliabile grazia e "impossibili" prodezze tecniche.
I nomi delle "ètoiles" faranno girare la testa agli appassionati: Oleg Ivenko, divenuto famoso dopo aver interpretato il giovane Nureyev nel film "The white crow" (Tatar Academic State Opera and Ballet Musa Jalil), che interpreterà il "Tartaro volante", Eleonora Sevenard in coppia con Denis Rodkin, entrambi del Teatro Bolshoi di Mosca, impegnati nel "Passo a due Il Cigno Nero", l'argentina Marianela Nuñez, ormai presenza costante al gala, che danzerà con il russo Vadim Muntagirov (tutti e due dal Royal Ballet di Londra) i passi a due de "La Bayadère" e "Bella Addormentata". E ancora, Aurélie Dupont (direttrice dell'Opera di Parigi) interpreterà la ricostruzione di "Ekstasis", assolo di Martha Graham, mentre la coppia formata da Robert Fairchild del New York City Ballet e Stella Abrera dell'American Ballet Theatre porteranno il pubblico nel mondo del musical. Un ricordo della grande ballerina Alicia Alonso, scomparsa recentemente, sarà invece offerto da Yanela Piñera (Queensland Ballet di Brisbane) e Luis Valle (Ballet Méditerrannée dell'Opera di Nizza), impegnati in un brano tatto dal "Don Chisciotte" e nel passo a due "Acque di Primavera" di Asaf Messerer. Un'importante novità riguarderà poi due danzatori, il madrileno Sergio Bernal, del Balletto Nazionale Spagnolo, e il coreano Young Gyu Choi, del Balletto Nazionale Olandese, che nei loro brani, rispettivamente il carismatico e appassionato "Zapateado" e l'esotico e virtuosistico "Idolo d'Oro", indosseranno costumi disegnati per l'occasione da un gigante della moda, Roberto Capucci.
"A 90 anni un maestro come Capucci si cimenta nella danza. Da qualche anno disegna bozzetti per danzatori, ormai nella sua collezione sono circa 400, ma questa è la prima volta che due costumi vengono realizzati", ha spiegato oggi a Roma Daniele Cipriani, anticipando che la collaborazione con lo stilista "continuerà anche la prossima estate, con un importante progetto nell'ambito di un grande festival, nel quale saranno realizzati 20 dei suoi 400 bozzetti". "Grazie al costume di Capucci due arti come la danza e la moda si mescolano. La Spagna è tutta in quel costume di color rosso vivo e oro", ha detto il ballerino Sergio Bernal, in questi giorni nella Capitale, che tornerà a grande richiesta al gala anche quest'anno. Il ballerino madrileno sarà impegnato in un brano di flamenco, nel quale darà prova anche della sua perfezione tecnica: "la danza classica si fonde perfettamente con il moderno e anche con il flamenco. Le posizioni, le linee e il virtuosismo del classico di sposano con la forza della danza tradizionale spagnola", ha spiegato. "In questo gala c'è davvero un grande lavoro: è importante per il pubblico che si riescano a radunare su uno stesso palco artisti di questa qualità ed è una cosa difficile perché tutti abbiamo agende complicate", ha poi aggiunto, "per noi danzatori è fondamentale confrontarci gli uni con gli altri: sarà davvero una festa di grandi artisti".
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